Asti | 10 settembre 2025, 17:09

Suona la campanella al Vercelli: nuovo anno, nuova dirigente

Il liceo di Asti accoglie la professoressa Francesca Messa e le matricole, salutando al tempo stesso le figure storiche andate in pensione

Il primo giorno di scuola al Vercelli

Il primo giorno di scuola al Vercelli

Questa mattina, alle 8 e un quarto, il suono della campanella ha dato inizio al nuovo anno scolastico del liceo Vercelli di Asti, che ha accolto gli studenti e la nuova dirigente, la professoressa Francesca Messa.

Alla seconda ora, invece, il vicepreside, professor Angelo Cacciatore, ha aperto le porte del liceo per la loro prima ora da “grandi” alle matricole: “È stato il tempo dei consigli e delle rassicurazioni, ma anche delle sfide: da sempre, il nostro liceo, infatti, lavora a formare menti critiche e educare la generazione futura alle responsabilità che verranno", scrive l’istituto. 

Ma il benvenuto ai nuovi studenti è stato preceduto anche da qualche saluto. Il primo di settembre, infatti, è “iniziata la -più che meritata- pensione per alcune delle figure che, negli ultimi anni, hanno segnato in maniera significativa il percorso del nostro istituto”.

Si tratta dell’ex dirigente scolastica Cristina Trotta, alla guida dell’istituto dal 2016; della vicepreside Donatella Giordano, presente dal 1998; delle docenti Laura Pianta, che ha insegnato per dieci anni al Vercelli, e Brigidina Pepe, con una carriera ventennale; del segretario Bruno Gherlone e del collaboratore scolastico Luigi Bosticco.

Redazione

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Davide Palazzetti

Chi sono in tre righe? Ci si prova.
Partiamo dal personale: marito innamorato e padre fortunato. Tergiversando poi su info tipiche da curriculum, amo il nostro territorio. Lo vivo come nostro anche se vi arrivo da Genova nel 2003. Mi occupo di marketing territoriale e promozione turistica con la piacevole consapevolezza di quanta bellezza ci circondi. Racconto un posto bellissimo, qui e su alcuni miei gruppi Facebook, nella certezza che una delle poche vie di riscatto dell’Astigiano sia riempirlo di turisti.

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