Con l'obiettivo di sostenere le famiglie e promuovere il lavoro regolare, la Regione Piemonte ha introdotto il "Buono Vesta", un'iniziativa finanziata con 34 milioni di euro provenienti dal Fondo Sociale Europeo per il triennio 2025-2027. Questo voucher è destinato alle famiglie con figli a carico di età compresa tra 0 e 6 anni, nati a partire dal primo gennaio 2019.
Il buono mira a ridurre i costi dei servizi educativi per l'infanzia, quali nidi, scuole materne, centri estivi e, novità rilevante, anche il servizio di baby-sitting a domicilio. Questa misura, oltre a contrastare la povertà educativa, intende favorire l'emersione del lavoro sommerso nel settore dell'assistenza all'infanzia.
Contributi basati sull'Isee e click day per le domande
L'importo del buono varia in base all'Indicatore della Situazione Economica Equivalente (Isee) del nucleo familiare. Le famiglie con un Isee inferiore a 10.000 euro riceveranno un contributo di 1.200 euro. Tale importo è esteso anche ai nuclei con minori con disabilità e un Isee fino a 40.000 euro. Per la fascia Isee compresa tra 10.000 e 35.000 euro, il buono sarà di 1.000 euro, mentre si attesterà a 800 euro per chi ha un Isee tra 35.000 e 40.000 euro.
Le domande potranno essere presentate esclusivamente online sul sito vestapiemonte.it, compilando una richiesta per ciascun figlio. È previsto un "click day" a partire dalle 00:01 del 20 settembre. Poiché i fondi verranno assegnati in base all'ordine di arrivo delle richieste, si consiglia di procedere tempestivamente con l'invio. Il buono avrà una validità di 12 mesi e verrà erogato come rimborso per le spese sostenute.
Secondo una recente analisi dell'Ires Piemonte, basata su dati Istat e Inps, sono oltre 40.000 le famiglie piemontesi con un Isee al di sotto dei 10.000 euro e circa 148.000 quelle che rientrano nella soglia dei 40.000 euro, platea potenziale di beneficiari della misura.
Positivo il commento di Andrea Zini, presidente di Fidaldo (Federazione Italiana dei Datori di Lavoro Domestico): "Vesta è una misura concreta che aiuta le famiglie a sostenere i costi dell’educazione 0-6 e, insieme, favorisce il lavoro regolare nel settore domestico. Il sostegno al baby-sitting a domicilio offre una risposta utile alla conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, valorizzando professionalità e qualità del servizio", ha dichiarato.