Profanata, al cimitero di Asti, la tomba di Armando, storico volontario della Croce Verde

Un gesto vile e incomprensibile ha colpito la memoria di Armando, storico volontario della Croce Verde di Asti, la cui tomba è stata profanata da ignoti vandali nel cimitero cittadino. L'episodio, che ha suscitato profonda indignazione nella comunità astigiana, ha visto la sottrazione di oggetti cari lasciati dalla famiglia in ricordo del defunto.

Il furto sacrilego ha riguardato diversi elementi commemorativi: un vaso di fiori, un lumino votivo e un piccolo angioletto, è stato inoltre rotto un oggetto,  tutto dal forte valore simbolico e affettivo che la figlia aveva amorevolmente posizionato sulla sepoltura del padre. La scoperta dell'atto vandalico ha provocato un comprensibile dolore e rabbia nei familiari, che si sono trovati di fronte a una tomba depredata dei suoi ricordi più cari.

Le parole di dolore e indignazione

La figlia di Armando non ha trattenuto la propria amarezza, affidando ai social network il suo sfogo: "Spero che chi lo ha fatto le si bruci le mani! Lasciate in pace le tombe dei morti, spero che chi ha rubato l'angioletto abbia una coscienza e lo rimetta dove lo ha preso". Parole cariche di dolore che testimoniano non solo il dispiacere per gli oggetti sottratti o distrutti, ma soprattutto l'oltraggio alla memoria di una persona che ha dedicato parte della sua vita al servizio della comunità.

L'appello della donna si è diffuso rapidamente sui social media, raccogliendo decine di commenti di solidarietà da parte di cittadini astigiani che hanno espresso la propria vicinanza alla famiglia e condannato fermamente l'accaduto. Molti hanno ricordato la figura di Armando e il suo impegno come volontario della Croce Verde, sottolineando l'assurdità di un gesto che colpisce proprio chi ha sempre aiutato gli altri.