Green | 15 ottobre 2025, 08:51

Viarigi contro il maxi impianto agrivoltaico di Altavilla Monferrato: la sindaca solleva dubbi ambientali e agricoli

Francesca Ferraris scrive all'assessore regionale Marnati e a istituzioni locali e nazionali: "Biodiversità e paesaggio irrimediabilmente compromessi, servono scelte più sostenibili e dialogo con i sindaci"

Viarigi contro il maxi impianto agrivoltaico di Altavilla Monferrato: la sindaca solleva dubbi ambientali e agricoli

 Cresce la protesta nel Monferrato per la costruzione di un impianto agrivoltaico tra Altavilla Monferrato e Montemagno, tra le aree paesaggisticamente e agronomicamente più pregiate e tutelate dall'Unesco. Il Comune di Viarigi,  direttamente interessato dalle conseguenze ambientali e paesaggistiche del progetto, ha risposto con una dura lettera ufficiale della sindaca Francesca Ferraris, indirizzata all'assessore regionale all'Ambiente Matteo Marnati e per conoscenza a numerose altre autorità regionali, parlamentari e rappresentanti istituzionali.

In apertura della missiva, la sindaca sottolinea come la controversa installazione "sia stata collocata in una delle vallate più belle e – fino a poco tempo fa – incontaminate del nostro Monferrato".

 La vallata dove dovrebbe sorgere l'impianto (in fondo a destra dell'immagine)

Prosegue con un richiamo al valore storico e paesaggistico della zona: "Per me è sempre stato motivo di orgoglio poter raccontare ai visitatori da tutto il mondo della torre dei Segnali che la vallata sottostante si presentava molto probabilmente non molto diversa da 400 anni prima. Ora non è più così". La ferma critica riguarda l'impatto irreversibile "del rincorrersi delle nostre colline interrotto da pannelli solari e della perdita per moltissimi anni della biodiversità, così preziosa per l'ambiente e l'agricoltura".

La sindaca evidenzia l'importanza delle fonti rinnovabili nella transizione ecologica, ma avverte: "Perché sacrificare terreno fertile e paesaggi incantevoli? Questo significa sacrificare le poche possibilità di sviluppo del nostro territorio e per noi è un prezzo troppo alto". La richiesta è chiara: "Posizioniamo i pannelli solari su terreni già compromessi, già cementificati, sui capannoni e nelle zone industriali, ma non sulle colline dell'Unesco, né a pochi metri dalle zone Unesco, perché visitatori e turisti non conoscono questi confini e amano far spaziare lo sguardo sulle dolci colline del Monferrato".

Ferraris sottolinea che la questione ha dimensioni ambientali ed economiche profonde evidenziando come "l'equilibrio ambientale, già minacciato da monoculture e pesticidi, ne esce irrimediabilmente compromesso" e ricorda le difficoltà del mondo agricolo: "La scarsa redditività del lavoro agricolo e la scarsa tutela dei piccoli imprenditori ci impongono di prevenire un dilagare di utilizzi alternativi e super redditizi di suolo fertile, che poco hanno di agricolo".

Sul piano delle soluzioni, la sindaca chiede all'amministrazione regionale un intervento tempestivo e condiviso, chiedendo specificamente di avviare una modifica della normativa nazionale per limitare l'installazione di impianti fotovoltaici su terreni agricoli, riconoscendo la peculiarità del territorio e tutelando le produzioni locali. Viene chiesto inoltre di definire al più presto "aree idonee e non idonee" per questi impianti, fornendo ai sindaci maggiori strumenti e poteri decisionali.

La lettera si conclude con un invito all'assessore Marnati a visitare Viarigi: "Sono certa che da quel momento sarà dalla nostra parte, per impedire che la vallata del Grana diventi un grande specchio".

Il Delfino di Viarigi da dove sarebbe visibile l'impianto

Redazione

Leggi tutte le notizie di VACANZE ASTIGIANE ›

Vacanze Astigiane

Davide Palazzetti

Chi sono in tre righe? Ci si prova.
Partiamo dal personale: marito innamorato e padre fortunato. Tergiversando poi su info tipiche da curriculum, amo il nostro territorio. Lo vivo come nostro anche se vi arrivo da Genova nel 2003. Mi occupo di marketing territoriale e promozione turistica con la piacevole consapevolezza di quanta bellezza ci circondi. Racconto un posto bellissimo, qui e su alcuni miei gruppi Facebook, nella certezza che una delle poche vie di riscatto dell’Astigiano sia riempirlo di turisti.

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium