Sanità | 25 ottobre 2025, 19:06

Sanità, tra nuove tutele e sfide territoriali: il punto al castello di Costigliole

L'invecchiamento della popolazione e l'aumento dei malati cronici impongono un cambio di passo: le strategie di Regione e Asl AT

Il tavolo dei relatori

Il tavolo dei relatori

Si è svolto oggi pomeriggio, nella prestigiosa cornice del castello di Costigliole, un importante convegno dedicato al futuro della sanità, mettendo a confronto le nuove normative nazionali, le strategie regionali e le innovazioni locali. Al centro del dibattito, la grande sfida della cronicità in un territorio demograficamente complesso come l'Astigiano e la Legge 106/2025 per la tutela dei lavoratori malati.

A fare gli onori di casa il sindaco di Costigliole d'Asti, Enrico Alessandro Cavallero, che ha aperto i lavori del convegno che ha visto la partecipazione di figure di grande rilievo del sistema sanitario e istituzionale quali l'assessore alla Sanità della Regione Piemonte, Federico Riboldi, affiancato da Fabrizio Priano, capo dello staff dell'assessorato; il direttore generale dell'ASL AT, Giovanni Gorgoni, e il direttore generale dell'ASL AL, Francesco Marchitelli e il dottor Pierluigi Stella, presidente provinciale di una categoria sindacale dell'area medica.

Giaccone: "La 106/25 è un primo passo per la tutela dei malati"

Tra i primi interventi, particolarmente interessante quello dell'Onorevole Andrea Giaccone (Lega), chiamato a parlare in quanto tra i primi firmatari della Legge 106 del 18 luglio 2025. Il deputato, che è stato relatore della norma in Commissione, ha illustrato i due pilastri della legge, approvata trasversalmente dal Parlamento per tutelare i pazienti oncologici e affetti da malattie invalidanti.

Il primo introduce 24 mesi di permesso aggiuntivo (periodo di comporto) non retribuito, ma riscattabile ai fini pensionistici, per chi ha esaurito le assenze contrattuali, evitando così il licenziamento. Il secondo, fortemente richiesto dalle associazioni, garantisce 10 ore di permessi retribuiti all'anno per esami, visite e follow-up. "Non è una rivoluzione epocale, ma è sicuramente un primo passo in una giusta direzione per garantire più tutele", ha commentato Giaccone.

Gorgoni: "Asti anticipa il futuro, la risposta è l'Ospedale Virtuale"

Il direttore generale dell'Asl AT, Giovanni Gorgoni, ha quindi spostato il focus sulla realtà locale, definita "un anticipo del futuro demografico europeo". Con il 27% di popolazione ultra 65enne (contro una media italiana del 24%), l'Astigiano deve affrontare la sfida della longevità, un tema che, ha precisato, non è un problema in sé, ma una questione di "come ci si arriva".

Per affrontare questa sfida, il dirigente ha delineato la strategia dell'Asl, basata innanzitutto sugli investimenti del PNRR e sul nuovo Atto Aziendale, recentemente adottato. Tra le novità di quest'ultimo, ha sottolineato la ricostituzione del Dipartimento di Salute Mentale. Rimarcando la centralità di questo tema e ricordando come per l'Unione Europea le emergenze sanitarie siano tre: il cancro, la preparazione a nuove pandemie e la salute mentale. Ha inoltre posto l'accento sul disagio mentale giovanile e adolescenziale, una criticità di cui, ha affermato, "si parla fin troppo poco".

Continuando la sua interessante analisi, il manager ha poi rimarcato che la vera peculiarità del territorio, resta la sua frammentazione con ben 105 piccoli comuni, spesso abitati da una popolazione anziana. Verso i quali, prima ancora che servizi tecnologici sempre più all'avanguardia, ci si può rapportare ponendo l'accento sulle risorse umane. "L'Astigiano - ha affermato - può contare su un capitale sociale preziosissimo. Un capitale composto da volontariato, dal piacere di donarsi agli altri, che va in qualche modo articolato e incanalato anche per la salute e per il benessere".

Fermo restanto che, per raggiungere questi comuni dove spesso il personale (soprattutto infermieristico) è carente, la tecnologia gioca un ruolo "indispensabile". Da qui nasce la soluzione dell'Ospedale Virtuale: una "control room evoluta" gestita da infermieri, che dal punto sanitario di Nizza Monferrato si occuperà del monitoraggio domiciliare dei pazienti fragili.

Un approccio 'tech' che si integra con il progetto Community Action, già attivo in 40 comuni. Si tratta, ha concluso Gorgoni, di "mettere insieme le risorse del comune, delle comunità, e le risorse dei volontari", attraverso iniziative concrete come palestre della memoria, gruppi di cammino e ambulatori infermieristici di prossimità, uno dei quali già operativo proprio a Costigliole.
 

Riboldi: "Cambiare il sistema per salvare l'universalità"

L'intervento dell'Assessore Federico Riboldi ha ribadito la necessità di un cambio di paradigma per sostenere il Servizio Sanitario Nazionale. "Oggi il 40% degli italiani ha almeno una patologia cronica", ha dichiarato Riboldi, "il modello attuale, pensato per l'acuzie, è vecchio e va cambiato integralmente per mantenere la sua universalità".

L'Assessore ha illustrato la strategia della Regione Piemonte, che prevede 1.5 miliardi di euro per la rivoluzione territoriale (91 Case di Comunità, 46 COT e 30 Ospedali di Comunità) e 3.5 miliardi per la nuova edilizia ospedaliera. Riboldi ha anche affrontato la crisi dei medici di base, causata dall'errata programmazione del numero chiuso, spiegando che la risposta regionale risiede nelle Aggregazioni Funzionali Territoriali (AFT), team multidisciplinari per la gestione integrata dei pazienti.

Il convegno è poi proseguito con gli interventi degli altri relatori, che hanno approfondito i temi della sanità territoriale e del ruolo delle diverse figure professionali e istituzionali nella gestione della cronicità e della prossimità.

Gabriele Massaro

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Elisabetta Testa

Da giovane giornalista creativa, scrivo di persone dalle storie incredibili, che hanno Asti nel cuore, che ne conservano un dolce ricordo, che qui ci hanno messo radici e che, orgogliosamente, fanno conoscere la nostra città in altre terre.
Orgoglio Astigiano è la storia di un salto, personale e professionale; è un invito a riscoprire se stessi attraverso le testimonianze di chi ce l'ha fatta.
Orgoglio Astigiano per me è sinonimo di scelta: la mia e quella degli altri.
Per questo ho voluto scrivere in prima persona ogni articolo della rubrica, convinta di riuscire a portare anche te nel mio mondo.
Requisiti richiesti? Bisogna lasciarsi andare. Più che farti intervistare, ti devi guardare dentro. Senza aver paura di raccontarmi ciò che ci troverai...

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