È morto a Milano, all’età di 94 anni, il celebre vignettista politico Giorgio Forattini.
Forattini aveva iniziato a disegnare tardi, sui quarant’anni, partendo dal volto di Amintore Fanfani, all’epoca segretario della DC ed ex presidente del Consiglio, diventato un tappo che salta via da una bottiglia con su scritto "No", simbolo dello storico referendum sul divorzio del 1974. Da lì, con oltre 14 mila vignette pubblicate su testate come Repubblica, L’Espresso, La Stampa, Panorama e Il Giornale, Forattini ha rappresentato i volti della Prima Repubblica, attraverso un tratto satirico feroce, capace di colpire i protagonisti della scena politica di quel tempo.
Si ricorda anche il legame con Asti, non solo per la vignetta raffigurante l’ex presidente del Consiglio Giovanni Goria, disegnata senza i lineamenti del volto, ma anche per la cittadinanza onoraria conferitagli nel 2000 dal sindaco Luigi Florio. Una vicenda che creò qualche attrito con l’opposizione di centrosinistra, che arrivò ad abbandonare l’aula.
Giorgio Forattini fu ricevuto ad Asti l’11 novembre di quell’anno, portando con sé numerose vignette. Il suo rapporto con la città, però, venne nuovamente messo in discussione alcuni anni più tardi, quando l’Anpi e l’opposizione comunale ritennero alcuni suoi disegni di cattivo gusto, chiedendo al sindaco di revocare la cittadinanza, cosa che non avvenne.
Rasero: "Ricordiamo con affetto e stima la sua figura e la sua opera"
A titolo personale e a nome dell’Amministrazione Comunale di Asti esprimo profondo cordoglio per la scomparsa di Giorgio Forattini, cittadino onorario della nostra città dal novembre 2000.
Giorgio Forattini è stato un protagonista della scena culturale e politica del nostro Paese e la sua opera è stata riconosciuta e apprezzata a livello nazionale e internazionale. La sua matita ha saputo raccontare con ironia e profondità i momenti più significativi della nostra storia recente, lasciando un'impronta indelebile nella memoria collettiva.
Il Comune di Asti, che lo ha voluto come cittadino onorario, ricorda con affetto e stima la sua figura e la sua opera, e si unisce al cordoglio delle famiglie e di quanti lo hanno conosciuto e apprezzato.
Che la sua memoria continui a ispirare e a far riflettere le future generazioni.
Maurizio Rasero - Presidente della Provincia e sindaco di Asti










