La Regione Piemonte rafforza il suo impegno per la tutela del tartufo, uno dei simboli più identitari dell'agroalimentare regionale, con l'avvio del bando 2025 dedicato a progetti di studio, ricerca e sperimentazione. Il bando, atteso da mondo scientifico e operatori, stanzia 120 mila euro per iniziative presentate da organismi di ricerca, in coerenza con le priorità del Piano nazionale della filiera.
Ricerca come chiave per il futuro
"È un’azione strategica per il futuro del tartufo piemontese", ha sottolineato l’assessore regionale alle Foreste, Biodiversità e Tartuficoltura, Marco Gallo. "La ricerca è la chiave per proteggere e valorizzare questo patrimonio, soprattutto in un contesto segnato dai cambiamenti climatici. Dobbiamo conoscere meglio gli ambienti produttivi naturali e imparare a gestirli in modo sostenibile".
Le linee di intervento del bando
Le risorse saranno destinate a progetti che affrontino le principali sfide del settore. Le linee di intervento riguardano lo studio della biodiversità tartuficola e microbica associata agli ambienti di crescita, il miglioramento delle produzioni, lo sviluppo di modelli previsionali e di protocolli innovativi per la tracciabilità geografica e la certificazione di qualità. Un approccio che punta a coniugare tutela ambientale, innovazione e competitività.
Ricaduta concreta sul territorio e coinvolgimento della filiera
Particolare attenzione è riservata all’impatto pratico. "Il bando non finanzia studi di fattibilità, ma richiede che le attività abbiano ricadute locali", precisa l'assessore Gallo. Per questo è richiesto esplicitamente che i progetti prevedano il trasferimento di conoscenze agli attori della filiera e che le azioni di diffusione si avvalgano anche di operatori del settore. "Questo coinvolgimento diretto è la nostra garanzia che l'innovazione generata si traduca rapidamente in un beneficio per tutto il settore".
Le domande di partecipazione dovranno essere presentate entro il 10 aprile 2026. I progetti selezionati avranno una durata massima di 24 mesi dalla concessione del contributo. Tutte le informazioni sono disponibili sul portale regionale dei bandi.










