Attualità | 21 dicembre 2025, 12:14

SOS feste natalizie: per 7 italiani su 10 la "paura a tavola" è ansia sociale, non cibo

Un'indagine di Serenis su oltre 1700 persone rivela: tensione relazionale e obbligo di compiacere gli altri i veri fattori di stress. I consigli delle esperte per un Natale più sereno

SOS feste natalizie: per 7 italiani su 10 la "paura a tavola" è ansia sociale, non cibo

 Le feste, dipinte come momento di gioia, per molti sono fonte di stress. Una survey condotta da Serenis, centro medico e piattaforma online per la salute mentale, su 1712 partecipanti, rivela un dato netto: la vera "paura a tavola" non è legata al cibo o al senso di colpa alimentare, ma è quasi esclusivamente tensione relazionale e ansia sociale. Quasi il 70% dei rispondenti ha infatti evitato o pensato di evitare eventi conviviali come il Natale per non sentirsi a disagio.

I numeri del malessere festivo

I risultati sono chiari: pensando ai pasti delle feste, quasi il 59% prova ansia e tensione (29,33% "Un po' di ansia", 29,33% "Tensione"). Solo un marginale 8,3% indica il "senso di colpa, soprattutto se mangio più del solito". Il disagio si traduce in evitamento: il 43,21% ha evitato più volte qualche evento e un altro 26,5% ci ha pensato. Alla domanda su cosa crei più disagio, le prime tre risposte sono relazionali: "Confusione, rumore, dover parlare con tutti" (40,3%), "litigi e tensioni familiari" (37,7%) e la sensazione di "dover compiacere gli altri" (37%).

Le parole dell'esperta: la tavola come "palcoscenico emotivo"

"I dati danno voce a ciò che troppo spesso resta nel silenzio: il disagio durante i pasti non è primariamente legato al cibo, quanto piuttosto al contesto sociale. La tavola si trasforma da luogo di unione a palcoscenico di iper-vigilanza emotiva", commenta Agnese Cannistraci, Psicoterapeuta e Direttrice Clinica di Serenis.

I consigli per una tavola (e una mente) più leggere

Le esperte di Serenis offrono strategie pratiche. La psicoterapeuta Agnese Cannistraci invita a praticare l'assertività definendo i propri confini, ad apprendere "l'arte del dire 'No', sorridendo" senza sensi di colpa e ad adottare un "distacco emotivo" per non farsi travolgere da critiche e tensioni altrui.

La nutrizionista Milena Frontini sposta l'attenzione dal cibo al rapporto con sé stessi: consiglia di "abbandonare il senso di colpa" classificando gli alimenti, di "riconnettersi col proprio corpo" ascoltando i segnali di fame e sazietà, e di "normalizzare un pasto più abbondante" senza ricorrere a "punizioni" compensative il giorno dopo.

Redazione

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