Vacanze Astigiane | 21 dicembre 2023, 18:00

Vacanze Astigiane accolti dalla stagione dei presepi

Nell’Astigiano la scelta tra albero o presepe è netta: presepe. Ecco allora l’invito a scoprirne qualcuno nella loro poesia, simboli di creatività e partecipazione

Presepe all'interno della chiesa della Santissima Trinità di Villa San Secondo

Presepe all'interno della chiesa della Santissima Trinità di Villa San Secondo


La stagione dei presepi, se così volete chiamare il periodo natalizio, è anche momento perfetto per scoprire il meglio dell'Astigiano sotto altra luce, arricchito di pretesti sacri. Alla domanda Presepe o albero di Natale?” dalle nostre parti, non c’è che dire, il presepe va alla grande e ne trovate moltissimi ad arricchire di luci e creatività diversi dei borghi che costellano il territorio. Diffusi, viventi, meccanici, napoletani, mignon, stilizzati, con o senza Gelindo e chi più ne ha più ne metta. Mi piace la scelta territoriale, scelta che collego alle calde affermazioni in tema di Luciano De Crescenzo, che riporto di seguito nell’occasione di ricordare una bella persona:

"La suddivisione tra quelli a cui piace l'albero di Natale e quelli a cui piace il presepe, tra alberisti e presepisti, è tanto importante che, secondo me, dovrebbe comparire sui documenti di identità. Il primo tiene in gran conto la Forma, il Denaro e il Potere; il secondo invece pone ai primi posti l'Amore e la Poesia. Tra le due categorie non ci può essere colloquio, uno parla e l'altro non capisce. Quelli a cui piace l'albero di Natale sono solo dei consumisti. Il presepista invece, bravo o non bravo, diventa creatore”.

In questa logica, l’invito di giornata porta verso espressioni poetiche e creative, spesso ambientate in luoghi di vero fascino. Luoghi come Villa san Secondo, consolidato in centro abitato sotto la spinta espansionistica e l'intervento del libero comune di Asti nel suo periodo di grande splendore medioevale. Villanova fortificata, nata a fine '200 con il nome di Villa Nova Sancti Secundi in onore al patrono astigiano. Nata per esattezza nel 1296 in seguito alla rivolta di 113 famiglie dipendenti da uno dei signorotti locali. Il suo primo riconoscimento formale è presente in una convenzione stipulata nel 1304 con Asti che in sostanza dà loro una mano a costruirsi casa in un luogo lontano dal nobile sfruttatore, quali liberi cittadini sotto la protezione comunale. Gli Statuti del luogo ne datano poi la nascita vera e propria nel 1312. Il paese, costruito come villaggio fortificato, evidenzia ancora resti della cerchia delle mura, dei fossati ed una delle porte ad arco. Borgo da vivere nel suo caratteristico centro storico, disposto a spirale intorno all'elegante parrocchiale settecentesca dedicata ai santi Matteo e Secondo, arricchita all'interno da una grande tela della scuola del Moncalvo. Centro storico poco rimaneggiato e contornato da diversi edifici padronali sette-ottocenteschi, pieno di scorci suggestivi tra vie ben curate. Al posto del castello la piccola chiesa della Madonna delle Grazie, eretta nel 1632 come ex voto dopo la grande peste. Insomma, un gran bel posto che si fa prendere dal clima natalizio con tanti presepi creati dai villesi. Tanti presepi, tante persone e famiglie corse a partecipare, tanta poesia e tanta creatività. Tante chicche d’estetica sparse un po’ in tutto il paese che creano un vero e proprio percorso di scoperta .

Presepi sempre visibili, salvo quelli ospitati dalla Chiesa della Santissima Trinità e in piazza sotto il voltone, con opere di Carla Perotto e di Gennaro Cosentino, aperti sabato 23, dalle 15 alle 18 e dalle 20 alle 21, e 24, 25, 26 dalle 15 alle 18. Orari che non vorrei fossero limite nel darsene meta di gita, perché il bello della stessa ritengo sia camminare in un paese e guardarsi intorno.

Davide Palazzetti


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Davide Palazzetti

Chi sono in tre righe? Ci si prova.
Partiamo dal personale: marito innamorato e padre fortunato. Tergiversando poi su info tipiche da curriculum, amo il nostro territorio. Lo vivo come nostro anche se vi arrivo da Genova nel 2003. Mi occupo di marketing territoriale e promozione turistica con la piacevole consapevolezza di quanta bellezza ci circondi. Racconto un posto bellissimo, qui e su alcuni miei gruppi Facebook, nella certezza che una delle poche vie di riscatto dell’Astigiano sia riempirlo di turisti.

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