Cultura e tempo libero | 30 aprile 2024, 11:17

Disponibili anche online i biglietti per AstiTeatro 46

Anche in questa edizione la rassegna propone un cartellone ricco di prime nazionali e regionali

Un'immagine di scena (ph. Andrea Macchia) di "Radici - Una cosa che so di certo"

Un'immagine di scena (ph. Andrea Macchia) di "Radici - Una cosa che so di certo"

Collegandosi all'indirizzo https://www.bigliettoveloce.it/search?search=asti è possibile acquistare anche online i biglietti per gli spettacoli che comporranno il cartellone della 46esima edizione di AstiTeatro, storico festival di teatro nazionale e internazionale  organizzato dal Comune di Asti, con la collaborazione della Rete PATRIC e il sostegno di Regione Piemonte, Fondazione CRT, Fondazione CrAsti, MIC, la sponsorizzazione di Banca di Asti, e la collaborazione con la Fondazione Piemonte dal Vivo. Maggiore sostenitore è la Fondazione Compagnia di San Paolo.

 La rassegna, che vanta una delle storie più lunghe di presenza continuativa nel panorama italiano, è da sempre dedicata al teatro contemporaneo, e in particolare al concetto ampio di nuova drammaturgia, proponendo anche quest’anno un ricco cartellone di prime nazionali e regionali, con la direzione artistica di Mario Nosengo.

Oltre che online, i biglietti possono essere acquistati anche alla cassa del Teatro Alfieri di Asti, che riaprirà dal 9 maggio tutti i martedì e giovedì dalle 10 alle 17.
Per il programma dettagliato della rassegna, vi rimandiamo a questo articolo.

Maggiori informazioni e prenotazioni ai numeri 0141/399057-399040.

Redazione

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Viviamo in un posto bellissimo

Davide Palazzetti

Chi sono in tre righe? Ci si prova.
Partiamo dal personale: marito innamorato e padre fortunato. Tergiversando poi su info tipiche da curriculum, amo il nostro territorio. Lo vivo come nostro anche se vi arrivo da Genova nel 2003. Mi occupo di marketing territoriale e promozione turistica con la piacevole consapevolezza di quanta bellezza ci circondi. Racconto un posto bellissimo, qui e su alcuni miei gruppi Facebook, nella certezza che una delle poche vie di riscatto dell’Astigiano sia riempirlo di turisti.

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