Eventi | 09 maggio 2024, 14:04

Piazza Alfieri inizia a trasformarsi per ospitare il Palio degli Sbandieratori. Quindici i gruppi in gara

Cambio di location per la manifestazione e ritorno alle origini. Campione in carica è il borgo San Lazzaro

L'allestimento di piazza Alfieri (Merphefoto)

L'allestimento di piazza Alfieri (Merphefoto)

Sono iniziati i lavori di allestimento della piccola arena di piazza Alfieri, che quest'anno ospiterà il Palio degli Sbandieratori, in programma sabato 11 maggio alle 21. 

La manifestazione concluderà il ciclo di festeggiamenti legati al Santo Patrono, iniziati sabato scorso con la stima dei drappi opera del maestro Stefano Bressani. Per il Paliotto si tratterà, quest'anno, di un ritorno al passato. Anzi, di un ritorno alle origini, visto che le prime tre edizioni della manifestazione (1977, 1978 e 1979) si tennero propria in piazza Alfieri, che all'epoca però non ospitava la corsa dei cavalli. 

Come sempre, due i drappi. Il Paliotto vero e proprio, che andrà a premiare il primo classificato della classifica sbandieratori e un altro invece per la classifica legata ai musici. Entrambi sono stati dipinti da due studenti del Liceo Artistico Alfieri: il primo è opera di Giorgio Vassallo, il secondo onvece di Carolina Avidano. Come sempre, oltre ai due premi, ci sarà il riconoscimento messo in palio dal Panathlon Club che andrà a premiare la migliore coreografia. 

Quindici i gruppi che si esibiranno: 

 Viatosto

Torretta

Don Bosco

San Pietro

Castell’Alfero

San Martino San Rocco

San Lazzaro

Tanaro

Moncalvo

Cattedrale

Santa Maria Nuova

San Paolo

Baldichieri

San Damiano 

Santa Caterina

Circa un migliaio i posti in tribuna. Ogni comitato che scende in piazza avrà a disposizione 65 biglietti, mentre ai restanti comitati non partecipanti ne andranno 5. Il costo di ogni biglietto è di dieci euro. 

I tagliandi sono praticamente esauriti. 

Come sempre, prima del via ufficiale del Paliotto, si terrà la cerimonia di consegna dell'Ordine di San Secondo, attribuito martedì scorso dalla Giunta comunale. 

Alessandro Franco

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Elisabetta Testa

Da giovane giornalista creativa, scrivo di persone dalle storie incredibili, che hanno Asti nel cuore, che ne conservano un dolce ricordo, che qui ci hanno messo radici e che, orgogliosamente, fanno conoscere la nostra città in altre terre.
Orgoglio Astigiano è la storia di un salto, personale e professionale; è un invito a riscoprire se stessi attraverso le testimonianze di chi ce l'ha fatta.
Orgoglio Astigiano per me è sinonimo di scelta: la mia e quella degli altri.
Per questo ho voluto scrivere in prima persona ogni articolo della rubrica, convinta di riuscire a portare anche te nel mio mondo.
Requisiti richiesti? Bisogna lasciarsi andare. Più che farti intervistare, ti devi guardare dentro. Senza aver paura di raccontarmi ciò che ci troverai...

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