Cultura e tempo libero | 22 maggio 2024, 18:18

“Mutonia”: un viaggio artistico tra rifiuti e creazioni

Eo Arte presenta una mostra unica che esplora la comunità artistica di Mutonia, con un concerto punk e una serie di opere d’arte riciclate.

“Mutonia”: un viaggio artistico tra rifiuti e creazioni

E' aperta da qualche giorno, presso lo spazio Eo Arte in via XX settembre 112 ad Asti, “Mutonia”. Questa mostra, organizzata in collaborazione con il festival di cultura alternativa Jungla Urbana, nasce dalle suggestioni dei fotografi Eleonora Cerrato e Claudio Massasso e dell’artista Matteo Michele Bisaccia, membri del collettivo artistico Eo Arte, dopo la loro permanenza a Mutonia.

Mutonia è una comunità fondata negli anni '90 dalla Mutoid Waste Company a Santarcangelo in Romagna. Questa comunità artistica si caratterizza per il recupero e riuso di rifiuti, per lo più metallici, al fine di creare opere mutanti, robotiche, eloquenti nel rumore delle loro lamiere.

Le creazioni dei Mutoidi, tra cui Nikki, Lucia, Doghead e molti altri, sono state ritratte e reinterpretate dallo sguardo di Eleonora, Claudio e Matteo. Questi artisti hanno restituito un personale e intimo sentimento del lavoro degli abitanti della comunità, creando una breccia interpretativa dell’indissolubile rapporto tra vita e arte, lavoro e quotidianità, globalismo e territorialità.

La mostra offre una visione globale della realtà di Mutonia, con opere installate su oggetti di recupero, vecchi telai, cornici lesionate, pezzi di recinzioni. Le fotografie sono sviluppate in vari formati, tra cui polaroid, gigantografie, stampe classiche, B&W e stampe a colori, e ritraggono i Mutoidi nella loro quotidianità, al crepuscolo o intenti a lavorare.

La sala grande di Eo Arte offre una visione d’insieme dell’universo mutante, mentre la sala piccola presenta “visioni notturne di fiori ricoperte di corpi ai tempi dei metalmeccanici”, dove vita animale, botanica e robotica vengono restituite nei chiaroscuri scattati durante la permanenza nella comunità.

 

Redazione

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Viviamo in un posto bellissimo

Davide Palazzetti

Chi sono in tre righe? Ci si prova.
Partiamo dal personale: marito innamorato e padre fortunato. Tergiversando poi su info tipiche da curriculum, amo il nostro territorio. Lo vivo come nostro anche se vi arrivo da Genova nel 2003. Mi occupo di marketing territoriale e promozione turistica con la piacevole consapevolezza di quanta bellezza ci circondi. Racconto un posto bellissimo, qui e su alcuni miei gruppi Facebook, nella certezza che una delle poche vie di riscatto dell’Astigiano sia riempirlo di turisti.

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