Al Direttore | 29 aprile 2025, 15:45

Asti, il clima cambia e la politica dorme: l’opposizione lancia l’allarme ignorato da anni

Riceviamo e pubblichiamo la lettera di Mario Malandrone (Ambiente Asti)

Asti, il clima cambia e la politica dorme: l’opposizione lancia l’allarme ignorato da anni

"Asti precipita in fondo alla classifica dell’Indice del Clima 2025, pubblicato dal Sole 24 Ore, tra i capoluoghi italiani più colpiti dal cambiamento climatico. Un dato allarmante, ma purtroppo tutt’altro che sorprendente per chi, come noi, da anni denuncia l’inerzia delle politiche ambientali locali.

Dal 2017 abbiamo presentato numerose interrogazioni e atti formali su questi temi. Giacciono in Consiglio tre ordini del giorno sul consumo di suolo e sulla tutela ambientale, uno specifico sull’emergenza climatica, e da anni proponiamo piani strutturati per la mobilità sostenibile, come l’adozione dei PUMS (Piani Urbani della Mobilità Sostenibile), puntualmente ignorati.

Abbiamo avanzato proposte sulla gestione della siccità, sull’agricoltura resiliente, sulla cura e l’ampliamento del verde urbano, oltre a proposte concrete per l’adattamento climatico. Solo pochi giorni fa è stato adottato il PAESC (Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile e il Clima), un passo in avanti che arriva però troppo tardi e senza un reale confronto con le forze che da sempre chiedono un cambio di passo.

Questo ritardo politico ha un costo che oggi paghiamo tutti: +2,4°C di temperatura media in quindici anni, 80 notti tropicali all’anno, inquinamento stagnante, eventi meteo estremi e agricoltura in crisi. Il clima non aspetta. E neanche i cittadini.

Chiediamo che la lotta al cambiamento climatico diventi una priorità trasversale dell’amministrazione, con risorse vere, partecipazione reale e azioni coerenti. Basta con le scelte di facciata: serve una visione ambientale per la città, non annunci isolati.

Non basta votare un PAESC , se per anni non si sono ascoltate le proposte della minoranza che avevano solide basi scientifiche."

Mario Malandrone Ambiente Asti

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Davide Palazzetti

Chi sono in tre righe? Ci si prova.
Partiamo dal personale: marito innamorato e padre fortunato. Tergiversando poi su info tipiche da curriculum, amo il nostro territorio. Lo vivo come nostro anche se vi arrivo da Genova nel 2003. Mi occupo di marketing territoriale e promozione turistica con la piacevole consapevolezza di quanta bellezza ci circondi. Racconto un posto bellissimo, qui e su alcuni miei gruppi Facebook, nella certezza che una delle poche vie di riscatto dell’Astigiano sia riempirlo di turisti.

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