Ieri il nostro giornale ha riportato la notizia - denunciata attraverso i social dalla stessa protagonista - dell'aggressione verbale subita su un autobus dalla tiktoker Cara.
L'influencer da 2,7 milioni di followers, aveva già denunciato episodi di discriminazione nel 2021.
Questa mattina, con una nota, arriva la denuncia della CGIL che esprime la propria solidarietà, denunciando anche l'indifferenza dei presenti.
Arianna Franco e Luca Quagliotti scrivono: "Ognuno di noi deve essere libera/o di esprimere la propria personalità senza che altri possano pensare di essere in diritto di criticare, insultare o, peggio ancora, usare violenza.
La nostra società sta attraversando uno dei più brutti periodi degli ultimi anni rispetto ai diritti di tutti ma in particolare della comunitá Lgbtqi+".
Il sindacato in chiusura chiede una netta e dichiarata posizione di condanna "nei confronti degli autori di questo ennesimo vile atto di intolleranza".
Anche l'associazione Asti Pride si schiera a fianco di Cara. "Tali tipi di aggressioni - scrivono - sono ormai all’ordine del giorno e il preoccupante fenomeno è in sensibile aumento nel nostro Paese.
Frutto di quella cultura dell’odio abbondantemente fomentata da una certa ideologia politica che ha scelto come obiettivo quello distruggere ed annientare le esistenze e i diritti della comunità Lgbtqia+.
La situazione è ormai fuori controllo e sta assumendo contorni pericolosi. Occorrono prese di posizioni decise e senza sfumature da parte della politica e della società civile tutta. Ed è proprio per questo motivo che a Roma il 17 maggio è convocata una grande manifestazione nazionale per arginare tale gelido vento di odio.
A Cara va la nostra solidarietà e vicinanza, siamo sicuri che le forze dell’ordine interessate dell’accaduto dalla stessa influencer, procederanno con indagini minuziose ed approfondite, si tratta, infatti, non solo della sicurezza di Cara ma anche di quella di centinaia e migliaia di cittadine e cittadini di questo Paese".