Sembra non esserci davvero pace per il mercato di Asti, un'istituzione radicata nel tessuto economico e sociale della città, che ormai da molti mesi vive una fase di profonda criticità. Gli operatori denunciano una progressiva e sistematica esclusione dalle principali manifestazioni cittadine, dalla recentissima Fiera Carolingia ad altri appuntamenti di rilievo, che ne comprometterebbe la visibilità e il ruolo.
Nonostante la sua storicità e il contributo fondamentale alla vita cittadina, l'amministrazione comunale, secondo gli operatori del sindacato Goia, sembra aver scelto di non valorizzare adeguatamente il mercato durante gli eventi di maggior richiamo. Questo si traduce in una mancanza di spazi idonei, scarsa visibilità e un mancato supporto logistico, mettendo in grave difficoltà gli ambulanti.
"È evidente che il mercato di Asti viene escluso da tutte le principali manifestazioni cittadine - afferma Andrea Percia, presidente provinciale del Goia - La Fiera Carolingia e gli altri eventi sono solo l'ultima dimostrazione di quanto poco valore venga attribuito a questa storica realtà. La città perde una grande opportunità di valorizzare le proprie tradizioni e di offrire ai visitatori un’esperienza unica, che solo il nostro mercato potrebbe offrire", ha aggiunto.
Gli fa eco Romano Rago, membro della Commissione Mercato, che descrive una situazione ormai "insostenibile". "Il mercato, che è stato il fiore all'occhiello di Asti per anni, viene ignorato non solo durante la Fiera Carolingia, ma viene puntualmente sacrificato anche davanti ad altri eventi, che dovrebbero invece rappresentare un’occasione di crescita e di visibilità. I commercianti, sempre più frustrati, non vedono futuro in un contesto così ostile e senza dialogo con l’amministrazione", ha dichiarato.
Questa politica di esclusione, sottolineano da Goia Asti, non danneggia solamente gli operatori commerciali, ma priva cittadini e turisti di un importante luogo di incontro, commercio e scambio culturale. Il rischio concreto, denunciano, è la perdita della centralità del mercato, con un numero crescente di ambulanti che, scoraggiati dalla scarsa attenzione, rinunciano a partecipare.
"Ogni evento che si svolge in città dovrebbe essere l'occasione per rilanciare e valorizzare il nostro mercato, non per emarginarlo", ha concluso Andrea Percia. "È fondamentale che il mercato torni a essere un punto centrale durante le manifestazioni, come è sempre stato".
In quest'ottica, e vista la mancanza di dialogo con l'attuale amministrazione "che anzi, per la precisione, non c’è mai stato", rimarcano dal Goia, nei prossimi giorni, in accordo con Giancarlo Nardozzi, presidente nazionale del Goia Fenapi, verranno avviati contatti con altre forze politiche. L'obiettivo è trovare sostegno in vista delle prossime elezioni comunali per un programma che garantisca un "mercato vivibile".
La speranza, espressa dagli operatori, è che "una nuova amministrazione possa finalmente restituire dignità al nostro mercato e alle famiglie che ne fanno parte", manifestando il timore che, nell'attesa, "molte altre attività chiuderanno, davanti a questi pseudo politici senza coscienza".