Economia e lavoro | 09 maggio 2025, 17:31

“Futura, la società che vogliamo”, ha affrontato il tema dei cinque referendum popolari dell'8 e 9 giugno [VIDEO]

Gli ospiti della trasmissione, in collaborazione con Cgil Asti, hanno analizzato e spiegato i quesiti

Futura, la società che vogliamo, 8 maggio. i REFERENDUM

Futura, la società che vogliamo, 8 maggio. i REFERENDUM

La seconda puntata di "Futura, la società che vogliamo", in diretta sui canali social de La voce di Asti, ha affrontato il prossimo Referendum dell'8 e 9 giugno, con un approfondimento sui quesiti che saranno sottoposti agli elettori e sulle loro ricadute per il mondo del lavoro, la giustizia e i diritti sociali. 

Gli ospiti: Giorgio Airaudo – Segretario CGIL Piemonte, Massimo Padovani – Avvocato giuslavorista,  Francesco Scalfari – Direttore della Pastorale del lavoro,  hanno affrontato le diverse tematiche, secondo le loro sensibilità. È intervenuto anche Luca Quagliotti, segretario Cgil Asti.

I quesiti referendari

Stop ai licenziamenti illegittimi (Reintegro nel posto di lavoro), Più tutele nei licenziamenti delle piccole imprese, Riduzione del lavoro precario (Contratti a termine), Sicurezza negli appalti (Responsabilità solidale), Cittadinanza italiana: riduzione dei tempi di residenza

Spiega Airaudo: "Nel nostro Piemonte mediamente quando uno viene licenziato ingiustamente viene risarcito col minimo dell'indennizzo economico previsto dal Job Act. Quindi, come si dice, noi siamo a indennizzi di poche mensilità e siamo anche al fatto che il combinato disposto con la gratuito patrocinio fa sì che molte volte i giudici vadano oltre la loro funzione e facciano notare al lavoratore che contrasta un ingiusto licenziamento gli facciano notare che gli conviene accettare le sei mensili tasse se no devono pagare le spese legali di controparte. E' anche un modo per andare un po' oltre il ruolo del giudice, ma purtroppo succede questo. Noi invece pensiamo che ripristinando l'articolo 18, si possa consentire al giudice di decidere la quantità del risarcimento, che di fronte all'ingiusto licenziamento può determinare o la reintegra nel posto di lavoro o decidere un indennizzo sufficiente ad avere il tempo e le risorse di pagare il mutuo, la propria famiglia, la scuola, per garantire di poter magari avere il tempo di cercarsi il posto del lavoro senza essere immediatamente in una condizione di disagio".

Con Francesco Scalfari si è affrontato anche il discorso della precarietà: "Un fattore assolutamente negativo e critico, perché la precarietà non consente di costruire il proprio presente, il proprio futuro,  fatto anche di relazioni umane, di figli che devono andare a scuola, di figli che devono crescere, è fatto di amicizie che vanno coltivate, di interessi che vanno coltivati a loro volta. I lavoratori per noi sono persone umane, con una sfera di relazioni importantissime. Se un lavoro precario, quindi a termine, senza tutele, senza salvaguardie, pregiudica la costruzione del proprio ambiente familiare, della casa, la famiglia, gli interessi, questo è assolutamente devastante, ma è devastante, e uso proprio questa parola molto molto forte, per il nucleo familiare, per la famiglia, ma di conseguenza per la società".

Con l'avvocato Padovani abbiamo toccato i diversi argomenti più dal punto di vista legale, mentre le conclusioni sono state affidate al segretario Quagliotti. Diversi i commenti arrivati in trasmissione che dà l'appuntamento a giovedì 5 giugno dove si tornerà ad accennare ai referendum e si parlerà di immigrazione. 

QUI IL VIDEO INTEGRALE DELLA PUNTATA

I.P.

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Davide Palazzetti

Chi sono in tre righe? Ci si prova.
Partiamo dal personale: marito innamorato e padre fortunato. Tergiversando poi su info tipiche da curriculum, amo il nostro territorio. Lo vivo come nostro anche se vi arrivo da Genova nel 2003. Mi occupo di marketing territoriale e promozione turistica con la piacevole consapevolezza di quanta bellezza ci circondi. Racconto un posto bellissimo, qui e su alcuni miei gruppi Facebook, nella certezza che una delle poche vie di riscatto dell’Astigiano sia riempirlo di turisti.

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