Politica | 13 maggio 2025, 07:20

Asti verso il referendum: un dibattito per una cittadinanza più inclusiva

Sabato mattina al Nuovo Circolo Nosenzo un incontro pubblico per approfondire l'importante quesito referendario

Asti verso il referendum: un dibattito per una cittadinanza più inclusiva

Anche Asti si prepara ad affrontare un tema cruciale per il futuro sociale e civile del Paese: la riforma della legge sulla cittadinanza. 

Sabato 17 maggio, alle 10, il Nuovo Circolo Nosenzo, situato in via Filippo Corridoni 51, ospiterà un dibattito pubblico volto ad approfondire e discutere il quesito referendario previsto per l'8 e 9 giugno. L'iniziativa, promossa da AstiLab, Ambiente Asti e lo stesso Nuovo Circolo Nosenzo, mira a informare, coinvolgere e mobilitare la cittadinanza su una questione che tocca da vicino la vita di molti e la fisionomia stessa della società italiana.

L'evento rappresenta un'importante occasione di confronto democratico sull'estensione del diritto alla cittadinanza, un riconoscimento giuridico e politico spesso negato a chi, pur essendo parte integrante della comunità, ne rimane formalmente escluso. A discutere di diritti, storie di esclusione e prospettive future sarà un qualificato parterre di ospiti. 

Interverrà Dennis Marcela Bejarano, antropologa colombiana, che porterà la sua prospettiva sull'esperienza migratoria e l'identità culturale. Luca Quagliotti, segretario della CGIL Asti, offrirà un'analisi sui diritti del lavoro e sul ruolo della cittadinanza come garanzia di protezione sociale. L'insegnante e consigliere comunale Mario Malandrone parlerà dell'importanza del riconoscimento istituzionale per una reale partecipazione democratica. A portare il punto di vista delle comunità religiose impegnate a fianco dei migranti sarà Paolo Maccario, insegnante dell'Ufficio Pastorale Migranti. Infine, Mamadou Seck, direttore del Patronato INCA CGIL Asti, illustrerà i problemi burocratici, le disuguaglianze e le speranze legate all'ottenimento della cittadinanza. A moderare l'incontro sarà Antonella M. Larocca, giornalista de "La Stampa" e insegnante, da tempo attenta osservatrice delle tematiche legate ai diritti.


Focus sul quesito referendario

Il referendum si configura come un forte messaggio politico, teso a smuovere l'immobilismo del Parlamento su una riforma attesa da tempo. La proposta referendaria punta a modificare la legge n. 91 del 1992, attualmente ancorata al principio dello ius sanguinis (diritto di sangue). Questo criterio esclude centinaia di migliaia di giovani nati o cresciuti in Italia da genitori stranieri, i cosiddetti "italiani senza cittadinanza": ragazzi che parlano la nostra lingua, frequentano le nostre scuole e si sentono italiani, ma non sono riconosciuti come tali dalla legge. La riforma mira anche a semplificare l'iter per l'acquisizione della cittadinanza, i cui tempi, nonostante i 10 anni fissati per legge, spesso superano i 15 anni di attesa.

Secondo stime ISTAT e del Ministero dell’Interno, in Italia vivono stabilmente oltre un milione di minorenni stranieri, molti dei quali nati nel Paese. Ogni anno, numerosi giovani raggiungono la maggiore età senza avere ancora accesso alla cittadinanza, se non attraverso procedure lunghe e complesse. Questa situazione, definita "paradossale" dai promotori, vede giovani "italiani" per lingua, cultura ed educazione privati di diritti fondamentali come il voto, l'accesso a determinate professioni o la piena partecipazione alla vita democratica. Modificare la legge significherebbe, dunque, riconoscere una realtà esistente e contribuire a costruire una società più coesa, inclusiva e sicura.

Le associazioni promotrici – AstiLab, laboratorio civico e culturale attivo su temi di giustizia sociale; Ambiente Asti, lista civica impegnata per la sostenibilità ambientale e la giustizia sociale; e il Nuovo Circolo Nosenzo, storico punto di riferimento culturale astigiano – credono in una cittadinanza sostanziale, fatta di legami sociali e diritti riconosciuti. L'invito a partecipare all'incontro del 17 maggio è rivolto a tutta la cittadinanza, con un'attenzione particolare a giovani, insegnanti, famiglie e operatori sociali, per comprendere appieno il significato dell'essere cittadini oggi e l'urgenza di una riforma che guarda al futuro dell'Italia.

Redazione


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Davide Palazzetti

Chi sono in tre righe? Ci si prova.
Partiamo dal personale: marito innamorato e padre fortunato. Tergiversando poi su info tipiche da curriculum, amo il nostro territorio. Lo vivo come nostro anche se vi arrivo da Genova nel 2003. Mi occupo di marketing territoriale e promozione turistica con la piacevole consapevolezza di quanta bellezza ci circondi. Racconto un posto bellissimo, qui e su alcuni miei gruppi Facebook, nella certezza che una delle poche vie di riscatto dell’Astigiano sia riempirlo di turisti.

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