Attualità | 22 maggio 2025, 13:18

Mercato di Asti, prende corpo l’ipotesi a "L"

L’assessore Loretta Bologna: "Basta soluzioni provvisorie, serve un progetto definitivo e condiviso. I banchi potrebbero spostarsi verso via Cavour e Largo Saracco"

(Merphefoto)

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Il mercato del mercoledì e sabato di piazza del Palio ad Asti potrebbe presto cambiare volto. Dopo mesi di confronti accesi, bozze bocciate, sondaggi sospesi e commissioni mercatali rimescolate più volte, prende piede un’ipotesi nuova, finora mai formalizzata ma accolta con interesse dagli stessi ambulanti: una disposizione a forma di L, spostando i banchi verso il semaforo vicino al mercato coperto, ovvero in direzione via Cavour. Una proposta nata dal basso, che l’assessore al Commercio Loretta Bologna ha deciso di accogliere come base di partenza per un ridisegno totale.

"Questa proposta non esiste ancora su carta, ma ha messo d’accordo tutti i gruppi e le sigle presenti al tavolo – ha spiegato Bologna –. Per la prima volta c’è un consenso ampio su una soluzione che non sia né verticale né orizzontale, ma radicalmente diversa, e soprattutto definitiva".

I problemi sul tavolo: metrature, buchi e riscelta

Nella riunione di martedì – confermata dall’assessore – si è discusso proprio di questo. Il nodo delle metrature è tornato centrale: inizialmente erano disponibili solo posteggi da 10 e 12 metri, ma in molti oggi chiedono di tornare anche agli 8. "Chi nei mesi di prova ha visto calare il giro d’affari ora vuole posteggi più piccoli: ma prima di disegnare il nuovo mercato, i tecnici devono sapere quanti banchi da 8, quanti da 10 e quanti da 12 predisporre", ha chiarito l’assessore. Da qui, un nuovo sondaggio interno tra gli ambulanti.

Ma il vero tema è quello della "riscelta dei posteggi", rimandata finora perché si puntava a una semplice riorganizzazione dell’esistente. Una scelta che però non risolve il problema dei “buchi” in mezzo alla piazza, lasciati da chi ha restituito la licenza o è andato in pensione. "Se non si rifanno le assegnazioni, quei buchi resteranno vuoti per sempre – ha avvertito Bologna – e non potremo neppure migliorare le posizioni degli operatori esistenti".

Il disegno a forma di "L" e l’estensione verso Largo Saracco

Da qui la svolta: ridisegnare tutto, anche per rilanciare l’immagine di un mercato colpitp da anni di transizioni infinite. "L’idea è quella di spostare i banchi verso via Cavour e sistemarli in una L, mantenendo in posizione gli alimentaristi e i fruttivendoli, ma portando una trentina di banchi anche in Largo Saracco e piazza Libertà" ha raccontato Bologna.

L’obiettivo è creare un percorso continuo e coerente, che inviti anche i passanti a utilizzare la scalinata meno frequentata oggi, quella vicino al vecchio parcheggio della Cassa di Risparmio. "Così si dà un senso anche a quell’area, e si evita che venga isolata. Inoltre si liberano numerosi parcheggi nella parte centrale della piazza, come chiedono da anni gli ambulanti".

L’estate come tempo di lavoro

Per la prima volta, Comune e ambulanti sembrano allineati anche sui tempi. Nessuna corsa contro l’orologio: "Ho detto loro: prendiamoci il tempo giusto. Tanto questo è il periodo in cui lavorano di più, incassano meglio, e noi possiamo studiare una soluzione definitiva senza fretta. Meglio un progetto giusto in autunno che un’altra mezza misura da rifare tra sei mesi", ha detto l’assessore.

Il disegno della nuova pianta è atteso per la prossima settimana. Solo allora si tornerà a parlare di misure e di riscelta. E solo dopo, passerà in commissione, in maggioranza e infine in giunta.

La proposta della "L " potrebbe segnare finalmente un punto fermo. "È una soluzione che è piaciuta a tutti – ribadisce Bologna –. E può davvero rappresentare la svolta. Ma a patto che si lavori tutti nella stessa direzione e che si smetta di cambiare idea ogni tre settimane. Il Comune è pronto a fare la sua parte, ma serve responsabilità da parte degli operatori".

Il tempo per decidere c’è, l’estate può essere un’occasione. Ma l’autunno si avvicina. E Asti ha bisogno che il mercato, finalmente, trovi casa.

Alessandro Franco

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Davide Palazzetti

Chi sono in tre righe? Ci si prova.
Partiamo dal personale: marito innamorato e padre fortunato. Tergiversando poi su info tipiche da curriculum, amo il nostro territorio. Lo vivo come nostro anche se vi arrivo da Genova nel 2003. Mi occupo di marketing territoriale e promozione turistica con la piacevole consapevolezza di quanta bellezza ci circondi. Racconto un posto bellissimo, qui e su alcuni miei gruppi Facebook, nella certezza che una delle poche vie di riscatto dell’Astigiano sia riempirlo di turisti.

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