Uno schiaffo alla povertà che suscita vergogna e indignazione: ventiquattro barattoli di macedonia, ancora sigillati e con scadenza fissata a dicembre 2026, sono stati ritrovati gettati tra i rifiuti in corso Alessandria. Cibo pensato e donato per chi è rimasto indietro, per chi ogni giorno combatte con la fame e la difficoltà, gettato via come se fosse spazzatura, come se la dignità di chi fa la fila per una confezione di frutta sciroppata non valesse niente.
Il fatto, è stato segnalato dal gruppo social Dalla parte degli astigiani, dove il moderatore scrive: "Vale la pena aiutare? Forse sono stati abbandonati da chi percepisce sovvenzioni dal comune, forse da chi non paga neppure la TARI, forse non paga neppure le utenze, tanto gliele paghiamo noi con i contributi di solidarietà", riflessioni che toccano il meraviglioso mondo della solidarietà, infangato da gesti del genere.
Dietro ogni barattolo c’è una storia: magari la spesa solidale di una pensionata, il gesto di uno studente che dona anche solo una confezione, il sacrificio di tanti volontari. Tutto gettato, letteralmente, nel cassonetto.
E mentre c’è chi si indigna, chi si arrabbia, qualcuno per fortuna si muove: la persona che ha trovato quei barattoli è riuscita a mettersi in contatto con chi li dividerà davvero tra chi ne ha bisogno, dando a quel cibo una nuova possibilità, rimediando parzialmente alla vergogna di uno spreco che, oggi più che mai, grida vendetta.