Asti si prepara a un momento di profonda riflessione sul sanguinoso conflitto in Ucraina con la proiezione del documentario "20 giorni a Mariupol". L'appuntamento è fissato per domani, giovedì 29 maggio alle 21, nel salone del Foyer delle Famiglie in via Milliavacca 5. L'opera, diretta dal regista e giornalista ucraino Mstyslav Chernov, offre uno sguardo crudo e diretto sui drammatici eventi vissuti dai giornalisti ucraini dell’Associated Press durante l’assedio russo a Mariupol del 2022, nelle fasi iniziali dell'invasione su larga scala voluta da Vladimir Putin.
L'iniziativa - promossa dall’Associazione Europa Duemila, in sinergia con l’Associazione Culturale Ucraina Libera, l’Associazione San Matteo onlus e l’Associazione Italia Israele - è finalizzata a far fronte comune per portare all'attenzione del pubblico una testimonianza di grande impatto.
"Si tratta di un evento rilevante sotto il profilo sia umanitario che politico e culturale", ha affermato Luigi Florio, presidente dell’Associazione Europa Duemila. "Il documentario - ha proseguito - mette in risalto le atrocità perpetrate dall’esercito russo nei confronti soprattutto della popolazione civile ucraina, e lo fa con eccellenze stilistiche tali da avergli meritato svariati riconoscimenti internazionali, tra cui il Premio Pulitzer nel 2023 e il Premio Oscar nel 2024 quale miglior documentario".
La serata, ad ingresso libero e aperta a tutta la cittadinanza, vedrà un'introduzione a cura di Valeria Grytsuta, rappresentante della comunità ucraina ad Asti. Un momento particolarmente toccante sarà offerto dall'intervento di una giovane donna originaria di Mariupol, ora rifugiata in Italia, che condividerà la sua toccante testimonianza di quanto vissuto in prima persona durante quei tragici giorni di assedio.