Il sipario sulla Casa del Teatro 3 di via Scarampi calerà entro la fine dell’anno.
A confermarlo è stata la vice sindaca e assessora ai Lavori pubblici, Stefania Morra. La scadenza della concessione amministrativa all’associazione Arcoscenico, che da anni anima quel luogo con attività culturali e spettacoli, è fissata al 31 dicembre 2025, e difficilmente si andrà oltre.
Dopo quella data, l’edificio dovrà essere demolito per consentire l’adeguamento sismico della struttura che ospita la succursale dell’Istituto Monti.
"Se non si demolisce, non si può adeguare"
Morra ha ribadito che la demolizione non è frutto di una scelta politica o culturale, ma una necessità tecnica e normativa: "Bisogna fare degli interventi a livello strutturale, perché se non si demolisce l’intero edificio non può essere adeguato".
"Si sta parlando, non è così facile trovare una soluzione, però si sta vedendo", ha ammesso Morra. Le interlocuzioni sono in corso, ma al momento non c’è ancora una proposta concreta sul tavolo.
Lo sgombero della Casa del Teatro lascia aperte diverse domande sul futuro degli spazi culturali cittadini. In una città dove non mancano edifici dismessi e abbandonati, a rischio di sparizione è proprio uno spazio vivo, curato, utilizzato quotidianamente da artisti, giovani e spettatori.
Per ora, la certezza è una sola: entro dicembre il teatro dovrà essere lasciato. Ma resta aperta la speranza che, almeno nel frattempo, si trovi una nuova casa per accogliere il lavoro, l’arte e la passione che per più di dieci anni hanno abitato tra quelle mura.