Una serata intensa, segnata da immagini forti e parole che lasciano il segno. Il 29 maggio, nella suggestiva cornice del Foyer delle Famiglie di Asti, è stato proiettato "20 Days in Mariupol", docufilm realizzato dal giornalista e videoreporter ucraino Mstyslav Chernov. La pellicola ripercorre, attraverso il linguaggio asciutto del reportage e con una prospettiva interna alla città assediata, i primi venti giorni dell’attacco russo a Mariupol, tra il febbraio e il marzo 2022.
Il racconto dall’interno di una città assediata
Il film, premiato anche con l’Oscar 2024 come miglior documentario, documenta la caduta della città portuale ucraina attraverso scene girate in tempo reale da una troupe dell’Associated Press rimasta intrappolata a Mariupol durante le fasi più drammatiche del conflitto. Nessuna ricostruzione postuma, nessun effetto narrativo: solo la cruda realtà del conflitto, che si abbatte su civili, ospedali, abitazioni, vite quotidiane.
Una delle frasi più emblematiche, che apre il racconto, risuona anche al termine della proiezione: "Le guerre non iniziano con le esplosioni, iniziano con il silenzio". Una riflessione che invita a ripensare il ruolo dell’informazione e della memoria nel contesto delle crisi internazionali.
Testimonianze dirette
Ad anticipare il documentario, il pubblico ha ascoltato la testimonianza di Alyona, giovane donna ucraina fuggita da Mariupol nei primi giorni dell’assedio con la figlia di appena due anni. La sua narrazione ha riportato l’attenzione sulla dimensione umana del conflitto: "Era impossibile pensare a cosa fosse giusto fare, bisognava solo provare a sopravvivere". Le sue parole, pronunciate con fatica e grande dignità, hanno suscitato un lungo applauso, a sottolineare l’importanza di raccontare quanto vissuto.
L’iniziativa
La serata è stata organizzata dall’Associazione Europa Duemila, presieduta dall’avvocato Luigi Florio, insieme all’attivista Valeriia Grytsuta, già impegnata in numerose iniziative di solidarietà con il popolo ucraino. Collaborazione importante anche quella con l’Associazione San Matteo Onlus di Nichelino, che ha reso disponibile la pellicola per la proiezione, e con l’Associazione Culturale Ucraina Libera di Torino, presente per la prima volta ad Asti.
L’incontro si è concluso sulle note del "Nessun dorma", simbolicamente scelto dal presidente Florio come richiamo a quell’invocazione di unità e impegno civile ricordata recentemente dal Capo dello Stato Sergio Mattarella: "Contrastare le attuali perturbazioni dell’ordine internazionale è una responsabilità comune", aveva affermato il Presidente della Repubblica.
Un documento di memoria
"20 Days in Mariupol" non è soltanto un film. È una testimonianza visiva che, oltre il valore artistico, assume un ruolo documentale cruciale per comprendere la portata umanitaria e politica di una guerra ancora in corso. La scelta di proporlo al pubblico astigiano in un luogo dalla forte carica simbolica, come il Foyer delle Famiglie, ha reso l’evento un momento di riflessione collettiva su ciò che accade poco oltre i confini dell’Europa, e su quanto la memoria – anche la più recente – resti uno strumento indispensabile per costruire consapevolezza.