Cultura e tempo libero | 04 giugno 2025, 10:48

Monfrà Jazz Fest 2025: un'anteprima tra jazz, arte sacra e abbracci spirituali nella "Lunga notte delle chiese"

Il festival parte il 6 giugno con una serata diffusa a Moncalvo, Casorzo e Sala Monferrato, tra musica, pittura e parole ispirate. In attesa della maratona musicale che dal 19 al 29 giugno vedrà salire sul palco anche Raphael Gualazzi

“Il Moncalvo detto in Jazz” non è un semplice concerto. È una passeggiata poetica tra le pieghe della musica e quelle dell’anima, un’anteprima diffusa del Monfrà Jazz Fest 2025 che inaugura l’ottava edizione del festival con una serata speciale, venerdì 6 giugno, tra Moncalvo, Casorzo e Sala Monferrato, all’interno della Lunga Notte delle Chiese della Diocesi di Casale. In attesa della maratona musicale che dal 19 al 29 giugno vedrà salire sul palco anche Raphael Gualazzi, il MonJF regala un assaggio di magia, fede, arte e suono.

Questa prima tappa non è solo un preludio: è un abbraccio musicale tra linguaggi, epoche e sensibilità. Un omaggio potente e delicato a Guglielmo Caccia, il “Moncalvo”, pittore della Controriforma di cui ricorrono i 400 anni dalla morte. Tre chiese diventano così altrettanti spazi vivi e vibranti, capaci di accogliere il jazz e le sue mille voci, riflettendo quella stessa gentilezza del tratto che caratterizzava la pittura del maestro.

Il tema del 2025: abbracci e ritorni

Il filo conduttore della Lunga Notte delle Chiese 2025 è “Abbracciami”, ispirato alla parabola del Figliol Prodigo: un invito a tornare, a perdonare, a ritrovare la via di casa. Lo stesso spirito permea il tema scelto dal Monfrà Jazz Fest per questa edizione: “Semi di Jazz: Fughe e Ritorni”. Il jazz – come la fede, come l’arte – parte, si disperde, si contamina, ma poi torna. E nel ritorno si rinnova, come un abbraccio che cura.

“È un tema che sentiamo profondamente”, spiega Ima Ganora, direttore artistico del festival. “Ogni nota suonata in una chiesa è un ritorno. Ogni improvvisazione è un salto nel vuoto che però cerca una casa. Il MonJF è questo: un viaggio, ma anche una promessa di bellezza condivisa.”

Contro-Riforma in jazz: dove la regola incontra l'improvvisazione

La serata si intitola “Contro-Riforma in jazz” e, già dal nome, suggerisce una tensione creativa tra mondi diversi. “Il jazz nasce dalla rottura, la pittura controriformata dalla regola”, dicono gli organizzatori. Ma non c’è scontro, solo ascolto. In questa anteprima, il jazz non spezza il silenzio sacro: lo interpreta.

Le pennellate misurate di Guglielmo Caccia dialogano con le improvvisazioni dei musicisti. Gli spazi sacri si fanno cassa armonica di suoni inaspettati, e ogni nota cerca un equilibrio tra spiritualità e libertà. Il risultato? Una riflessione sonora che commuove, avvolge, trasforma.

Tre chiese, tre concerti, un’unica vibrazione

Il programma prevede tre tappe, ciascuna con un proprio respiro e una propria luce. Si parte a Moncalvo, nella chiesa di San Francesco, con una “Merenda sinoria del Caccia” e un concerto di Ludovico Cucchetti al pianoforte. A seguire, ci si sposta a Casorzo, nella chiesa di San Vincenzo, dove Leonardo Barbierato farà dialogare contrabbasso, synth ed elettronica. Chiusura a Sala Monferrato, con la voce di Gabriele Guglielmi e il pianoforte di Paolo Maggiora, tra visita guidata, brindisi e torta finale. Una serata che si muove tra i borghi come una messa jazz, con tappe, parole e musica.

Il Monferrato si fa casa, suono e visione condivisa

“Il Moncalvo detto in Jazz è un’anteprima che non si limita a essere un evento musicale: è un pellegrinaggio tra linguaggi e visioni, dove ogni suono e ogni spazio raccontano di ritorni, riconciliazioni e nuove possibilità”, conclude Ima Ganora. “In questa serata, tutto si tiene: l’arte del passato, la musica del presente, il desiderio eterno di ritorno, di rinascita, di bellezza. E il Monferrato diventa casa, suono, visione condivisa.”

L’iniziativa è promossa dall’Ufficio Beni Culturali della Diocesi di Casale Monferrato, in collaborazione con le Parrocchie di Moncalvo, Casorzo e Sala Monferrato e con l’Associazione Antipodes. La partecipazione è gratuita, fino a esaurimento posti.

L’evento apre ufficialmente l’ottava edizione del Monfrà Jazz Fest, che proseguirà fino al 7 settembre con un cartellone ricchissimo: concerti gratuiti e a pagamento, grandi nomi e giovani talenti, in location suggestive di tutto il territorio. Il programma completo è online su www.monjazzfest.it.

Redazione

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Viviamo in un posto bellissimo

Davide Palazzetti

Chi sono in tre righe? Ci si prova.
Partiamo dal personale: marito innamorato e padre fortunato. Tergiversando poi su info tipiche da curriculum, amo il nostro territorio. Lo vivo come nostro anche se vi arrivo da Genova nel 2003. Mi occupo di marketing territoriale e promozione turistica con la piacevole consapevolezza di quanta bellezza ci circondi. Racconto un posto bellissimo, qui e su alcuni miei gruppi Facebook, nella certezza che una delle poche vie di riscatto dell’Astigiano sia riempirlo di turisti.

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