Le temperature salgono, l’estate entra nel vivo e torna a far parlare di sé anche il tema delle ondate di calore, che sempre più spesso si traducono in vere e proprie emergenze sanitarie. Quando il termometro resta alto per giorni consecutivi, l’aria è ferma, l’umidità opprimente e il sole picchia duro, non è solo il disagio fisico a farsi sentire: i rischi per la salute diventano molto concreti, soprattutto per le persone anziane o con fragilità preesistenti. I crampi e i giramenti di testa possono essere i primi segnali, ma non sono rari casi più seri come colpi di calore, congestioni, aggravamenti di patologie croniche o disidratazione.
La risposta del Piemonte: un piano in rete
Per questo, anche quest’anno, la Regione Piemonte ha attivato il piano per la prevenzione degli effetti del caldo sulla salute, in vigore fino al 20 settembre. Il programma è frutto della sinergia tra Regione, ARPA Piemonte, ASL e Medici di Medicina Generale, e mira a intervenire tempestivamente sui soggetti più vulnerabili.
Lo strumento chiave è il Protocollo operativo che, dal 2004, guida le azioni concrete in caso di allerta. Tutto parte dai dati meteo raccolti da ARPA, che alimentano il sistema HHWWS (Heat Health Watch Warning System), capace di individuare in anticipo i giorni più critici.
- In quei casi, il sistema sanitario regionale mette in campo una serie di azioni:
accesso prioritario per fragili e anziani nei Pronto Soccorso,
campagne di prevenzione sul territorio,
e soprattutto un monitoraggio attivo dei soggetti a rischio, grazie al coinvolgimento dei medici di base, delle ASL e dei servizi sociali.
Un altro fronte d’azione riguarda il mondo del lavoro, con un aumento dei controlli a tutela dei lavoratori esposti a condizioni climatiche estreme.
Chi riguarda e come funziona
Il piano si rivolge in particolare a chi ha superato i 75 anni, ma può interessare anche altre fasce deboli. I livelli di rischio segnalati da ARPA permettono ai medici di base di modulare l’assistenza in base alla gravità delle condizioni climatiche, intensificando i controlli nei giorni più caldi.
Adattarsi per il futuro: il progetto SuPeRBE
Ma la Regione guarda anche più lontano. Nell’ottica di un adattamento ai cambiamenti climatici sempre più necessario, il Piemonte partecipa al progetto europeo SuPeRBE, dedicato alla resilienza urbana. L’obiettivo è rafforzare le strategie delle amministrazioni locali nella gestione del rischio climatico, coinvolgendo i cittadini e migliorando le politiche territoriali.
Tra gli strumenti promossi, c’è lo sviluppo di servizi climatici personalizzati, il sostegno alla pianificazione locale e il consolidamento delle reti tra soggetti pubblici e privati che si occupano di prevenzione.
Dove informarsi e come proteggersi
Per restare aggiornati, è possibile consultare i bollettini ARPA online o via Telegram, scaricare l’app “Caldo e Salute”, oppure visitare le pagine informative della Regione e del Ministero della Salute. Informazione, prevenzione e collaborazione restano le parole chiave per attraversare l’estate in sicurezza, soprattutto per chi il caldo lo paga più caro.