Come si era già ampiamente capito dalle prime due rilevazioni, quella delle 12 e delle 19, i cinque referendum si avviano mestamente a rimanere molto al di sotto del quorum necessario. E anche il dato delle 23 conferma il trend: la partecipazione resta bassa, con un'affluenza nazionale che si aggira attorno al 22%, quando sono stati comunicati i dati di circa la metà delle sezioni.
In Piemonte il dato regionale è del 24,20%, leggermente sopra la media nazionale, e l'Astigiano si mantiene di poco sotto, con una media provinciale che sfiora il 24%.
I dati dell’Astigiano
Nel dettaglio, il Comune di Asti si attesta su una percentuale del 25,77%, in netta crescita rispetto alle rilevazioni precedenti ma comunque lontana dai numeri necessari al raggiungimento del quorum. Si segnala un dato particolarmente alto a Villanova, che con il 27,51% risulta tra le realtà più “partecipative” della provincia. A seguire San Damiano con il 25,87%, poi Nizza Monferrato al 20,93%, Canelli al 19,31% e infine Costigliole, che si ferma al 18,47%.
Si vota ancora lunedì, ma il quorum è un miraggio
I seggi restano aperti anche nella giornata di lunedì 9 giugno, dalle 7 alle 15, ma appare sempre più improbabile un’inversione di tendenza. Il quorum del 50%+1 degli aventi diritto è ormai un miraggio, a meno di un'improbabile impennata finale. L'ultimo giorno utile per votare servirà forse più a misurare la distanza tra l'iniziativa referendaria e l'interesse reale dell'elettorato.