Agricoltura | 08 giugno 2025, 14:10

Caldo e consumo di suolo in aumento, Coldiretti Piemonte: "Così patrimonio enogastronomico a rischio"

La presidente regionale Brizzolari: "È allarme per la natura ed il sociale, occorre riconoscere l’attività agricola come strumento di valorizzazione dell’ambiente"

Immagine di archivio

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I primi quattro mesi del 2025 sono stati i più caldi di sempre, con 1,47 gradi in più rispetto alla media storica, secondo Isac Cnr. In Piemonte, il 2024 è stato il quarto anno più caldo, dopo il 2022, il 2023 e il 2015, della serie storica a partire dal 1958, la temperatura media annuale è stata pari a circa 11°, superiore di 1,1 ° rispetto al periodo climatico di riferimento, il trentennio 1991-2020.

Tra caldo, piogge e qualità dell'aria

Per quanto riguarda le precipitazioni, il 2024 si posiziona al secondo posto, dopo il 1977, tra gli anni più piovosi a partire dal 1958. Il 2024 è risultato, nel complesso, il più caldo e umido della serie storica, secondo quanto emerge dai dati di Arpa e Regione Piemonte. 

Per quanto riguarda la qualità dell’aria, nel 2024 si osserva un lento e continuo miglioramento e nei primi 5 mesi del 2025 i valori, rispetto ai parametri di legge delle polveri sottili PM10, risultano essere i migliori degli ultimi anni. La fotografia, tra luci e ombre, scattata in occasione della Giornata dell’Ambiente del 5 giugno fa lanciare l'allarme da parte di Coldiretti.

L'allarme sul consumo di suolo

“In Piemonte il consumo di suolo complessivo negli ultimi 5 anni è di circa 175.000 ettari pari quindi al 6,9% della superficie totale regionale che è di 2.540.000 ettari. Ridurre la terra coltivata significa perdere una parte importante del patrimonio enogastronomico piemontese - spiegano Cristina Brizzolari, presidente di Coldiretti Piemonte, e Bruno Rivarossa, delegato confederale - È un allarme ambientale e anche sociale, perché l’abbandono dell’agricoltura comporta anche l’impoverimento delle aree interne, la perdita di posti di lavoro e la scomparsa di competenze tradizionaliL’agricoltura italiana è l’attività economica che più di tutte le altre vive quotidianamente le conseguenze dei cambiamenti climatici ma è anche il settore più impegnato per contrastarli".

Il ruolo fondamentale dell'agricoltura

"Negli ultimi anni a livello europeo si è alimentata una visione ideologica e irrealistica che metteva in contrapposizione agricoltura e ambiente quando, invece, è proprio la presenza delle aziende agricole a garantire una costante tutela del territorio dai pericoli legati al dissesto idrogeologico - concludono gli esponenti di Coldiretti Piemonte - Per questo, è fondamentale riconoscere l’attività agricola come strumento di valorizzazione dell’ambiente”.

m.d.m.

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Davide Palazzetti

Chi sono in tre righe? Ci si prova.
Partiamo dal personale: marito innamorato e padre fortunato. Tergiversando poi su info tipiche da curriculum, amo il nostro territorio. Lo vivo come nostro anche se vi arrivo da Genova nel 2003. Mi occupo di marketing territoriale e promozione turistica con la piacevole consapevolezza di quanta bellezza ci circondi. Racconto un posto bellissimo, qui e su alcuni miei gruppi Facebook, nella certezza che una delle poche vie di riscatto dell’Astigiano sia riempirlo di turisti.

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