Sanità | 12 giugno 2025, 19:33

Sanità piemontese, NurSind al tavolo del nuovo PSSR: “Bene l’analisi, ma servono risposte concrete e risorse certe”

Il sindacato degli infermieri: «Il sistema sanitario regionale va riorganizzato con competenze, percorsi chiari e strategie realizzabili»

Sanità piemontese, NurSind al tavolo del nuovo PSSR: “Bene l’analisi, ma servono risposte concrete e risorse certe”

NurSind Piemonte ha partecipato al primo tavolo tecnico promosso dall’Assessorato alla Sanità dedicato alla stesura del nuovo Piano Socio Sanitario Regionale (PSSR). Un momento di confronto che ha visto il sindacato degli infermieri impegnato nella lettura e nell’analisi del documento propedeutico presentato dalla Regione.

“L’analisi dei bisogni e delle criticità contenute nel documento sono condivisibili, così come alcune delle azioni e delle volontà espresse”, si legge nella nota diffusa da NurSind, “ma resta la complessità e la difficoltà di come realizzarle in termini organizzativi e gestionali”.

Il punto centrale, secondo il sindacato, è proprio questo: come rendere operative le intenzioni, quali risorse impiegare e, soprattutto, con quali competenze.

Anziani, cronicità e fragilità: servono modelli nuovi

I nuovi e crescenti bisogni di salute rappresentano, per NurSind, la vera sfida del PSSR. “Parliamo di anziani, di cronicità e di fragilità. Questi sono diventati i temi prioritari. Servono risposte adeguate e soprattutto modelli organizzativi innovativi”.

Il sindacato richiama l’attenzione sulla necessità di sviluppare le competenze gestionali e professionali, con particolare riferimento alla professione infermieristica, che dovrà essere valorizzata come parte attiva nei nuovi percorsi di cura.

Uno dei passaggi apprezzati da NurSind è la valorizzazione del PUA – Punto Unico di Accesso, uno strumento ritenuto fondamentale per migliorare l’accesso al sistema sanitario regionale e per favorire la presa in carico precoce dei pazienti. Tuttavia, avvertono gli infermieri, “è fondamentale che tutte le aziende sanitarie definiscano chiaramente i percorsi di accesso, altrimenti il servizio rischia di essere inefficace”.

Anche le COT (Centrali Operative Territoriali) e le Case di Comunità sono chiamate a giocare un ruolo determinante nella gestione dei pazienti e nella garanzia della continuità assistenziale. Ma, anche in questo caso, il sindacato chiede chiarezza: “Servono indicazioni precise sulle funzioni, i percorsi e le competenze professionali coinvolte”.

Emergenza-urgenza e il nodo del triage remoto

Il documento regionale propone di potenziare il triage da remoto attraverso il numero 116 117, allo scopo di indirizzare i pazienti verso percorsi più appropriati, evitando il sovraffollamento dei Pronto Soccorso. Una proposta interessante, ma che solleva nuovi interrogativi.

“Va definito come, con quali professionalità e con quale organizzazione. Inoltre, le aziende devono essere in grado di predisporre percorsi differenziati anche all’interno delle strutture ospedaliere e nei servizi territoriali”, avverte NurSind.

Il sindacato chiede una rivisitazione del modello organizzativo della salute mentale, alla luce del forte incremento della domanda legata a un crescente disagio sociale. “È un tema che non può essere ignorato. Le strutture devono essere pronte a rispondere con efficacia a un cambiamento ormai evidente”.

Non poteva mancare un richiamo alla crisi della professione infermieristica, tema da sempre caro a NurSind. Il sindacato accoglie positivamente l’inserimento della questione nel documento, ma avverte: “È previsto un ulteriore incremento della carenza di personale. Da tempo chiediamo strategie strutturali per rendere attrattiva la professione”.

La proposta è chiara: valorizzare le competenze, adottare modelli organizzativi più funzionali, rimuovere compiti impropri e riconoscere la centralità degli infermieri nei processi assistenziali. “Bisogna puntare sulla crescita professionale, anche per rendere più attrattive alcune figure e migliorare il sistema nel suo complesso”.

Infine, NurSind sottolinea la necessità di rafforzare la struttura dell’Assessorato alla Sanità, spesso in difficoltà nell’attuare concretamente decisioni e direttive regionali all’interno delle aziende sanitarie.

Durante l’incontro della stessa giornata dedicato al tema delle liste d’attesa, il sindacato ha proposto la creazione di reti specialistiche per wound care, accessi vascolari e stomie, con l’obiettivo di migliorare l’assistenza, valorizzare le competenze infermieristiche specialistiche, garantire la continuità ospedale-territorio, ridurre complicanze, tempi di guarigione e costi.

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Redazione

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90 secondi di salute & wellness

a cura delle dott.sse Melika Myftaraj e Marta Turello

Nutrizionista e farmacista, ogni giorno offriamo consigli alle persone, convinte che la consapevolezza sia il primo passo per prendersi cura di sé. In questa rubrica vogliamo dunque raccogliere e condividere informazioni chiare, corrette e aggiornate su varie tematiche legate al mondo della salute e del benessere.

Per domande o approfondimenti scrivere a direttore@lavocediasti.it

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