La crisi della vitivinicoltura piemontese continua a far discutere, e questa volta è la segreteria astigiana di Rifondazione Comunista (PRC) a rendere nota una comunicazione della segreteria regionale che lancia dure critiche nei confronti dell’assessore regionale all’agricoltura Paolo Bongioanni, definito “inadeguato” a ricoprire il suo ruolo. Alberto Deambrogio, segretario regionale del PRC, ha preso posizione evidenziando la grave situazione che investe quasi tutto il comparto vitivinicolo e accusando l’assessore di sottovalutare l’emergenza.
Secondo Deambrogio, Bongioanni sta affrontando le richieste dei produttori con "risposte superficiali e sprezzanti, arrivando persino a negare l’esistenza di una crisi diffusa del settore". Un comportamento che, secondo PRC, non solo manca di rispetto verso i produttori, ma rischia di lasciare irrisolti problemi strutturali fondamentali per l’economia agricola piemontese.
Una crisi che colpisce tutte le aziende vitivinicole
"Contrariamente alle dichiarazioni di Bongioanni, la crisi non è un’invenzione, ma una realtà con cui i produttori devono fare i conti ogni giorno," ribadisce Deambrogio. Rifondazione denuncia come l’indifferenza politica aggravi ulteriormente le difficoltà di un comparto vitale per l’economia regionale e invita l’assessore a prendere sul serio il tema.
Appuntamento decisivo: l’incontro del 14 luglio
Rifondazione Comunista richiama l’attenzione sull’importanza dell’incontro del 14 luglio, in cui Bongioanni si confronterà direttamente con i produttori. Secondo Deambrogio, questa potrebbe essere "un’occasione utile per affrontare con maggiore umiltà e spirito di ascolto i problemi che attanagliano il settore. Ci auguriamo che l’assessore si presenti con idee concrete e soluzioni operative, invece di limitarsi ai soliti commenti minimizzatori," conclude il segretario.