Murisengo piange Georgina: malore fatale per una ventiquattrenne

Una tragedia ha colpito la piccola comunità di Murisengo, comune del Monferrato casalese situato al confine con il territorio astigiano. Georgina, una giovane di appena 24 anni, si è spenta questa mattina a causa di un malore improvviso che non le ha lasciato scampo, nonostante i tempestivi soccorsi e i prolungati tentativi di rianimazione.

La notizia ha scosso profondamente il piccolo paese monferrino, dove la giovane si era trasferita di recente insieme alla sua famiglia affidataria, portando con sé una storia di rinascita che purtroppo si è interrotta troppo presto.

Georgina  viveva dal 2019 presso una famiglia affidataria, in un percorso di protezione e sostegno coordinato dal Centro Antiviolenza di Torino in stretta collaborazione con i Servizi sociali. Il trasferimento a Murisengo rappresentava un nuovo capitolo della sua vita, la ricerca di serenità in un ambiente più raccolto e familiare.

Il piccolo comune del Monferrato casalese, con i suoi poco più di mille abitanti e la sua posizione al confine con l'Astigiano, aveva accolto la giovane e la sua famiglia affidataria, offrendo loro la tranquillità di una comunità dove tutti si conoscono e dove il senso di solidarietà è ancora profondamente radicato.

Un malore che non ha lasciato scampo

La tragedia si è consumata nella mattinata di oggi, quando Georgina è stata colta da un malore improvviso che ha subito fatto scattare l'allarme. Le sue condizioni di salute erano già fragili: la giovane aveva infatti sofferto in passato di problemi cardiaci, una patologia che aveva richiesto attenzioni mediche specifiche e che probabilmente ha contribuito al drammatico epilogo.

Immediatamente sono stati allertati i servizi di emergenza: sul posto sono intervenuti i volontari della Croce Verde di Murisengo e il personale del 118, anche con l'elisoccorso, che hanno messo in atto tutte le procedure previste per tentare di salvare la vita della ragazza.

I soccorritori hanno lottato per mezz'ora cercando di rianimare Georgina, alternandosi nelle manovre di rianimazione cardiopolmonare nel disperato tentativo di riportarla in vita ma, nonostante l'impegno e la professionalità degli operatori del soccorso, per Georgina non c'è stato nulla da fare.