Il consigliere regionale di Fratelli d'Italia Claudio Sacchetto interviene con una lettera al direttore per criticare due recenti decisioni amministrative delle giunte di sinistra.
A Padova, un assessore ha dichiarato che sarà il figlio a decidere il proprio sesso quando ne avrà la capacità, scatenando la reazione di Sacchetto che ribadisce il ruolo della biologia. A Bologna, la distribuzione di pipe da crack nell'ambito di un programma di riduzione del danno viene definita "inaccettabile" dal consigliere, che teme si possano creare pericolose ambiguità nella lotta alla droga. Una presa di posizione netta che riflette la distanza ideologica tra maggioranza regionale e amministrazioni locali.
"Egregio Direttore,
da Padova e da Bologna arrivano due perle ideologico-amministrative da parte delle sinistre che invitano a riflettere sull’idea di società-comunità futura che abbiamo e che vogliamo, ponendoci in maniera fortemente critica e distante nelle rispettive posizioni.
L’Assessore/a/* di Padova sostiene che sarà suo figlio a decidere che sesso avere quando ne avrà la capacità autonoma di decidere, ma allora perché dargli/le/* un nome? Meglio attendere che abbia l’età per decidere da solo/a/*.
Piaccia o no alla nascita siamo maschi o femmine, è la biologia a determinare il nostro sesso.
Si ha la spiacevole impressione che si voglia ancora una volta rendere strumentale un fatto bello e naturale come la maternità per bieche speculazioni politiche o peggio innalzare a feticci i bambini per rivendicare “diritti” su questioni complesse generando, direi, l’effetto opposto offrendo un pessimo servizio al percorso che già lo Stato garantisce agli adulti che vogliono cambiare il proprio status.
Come se non bastasse dall’Amministrazione di Bologna arriva la distribuzione di centinaia di pipe da crack, adducendo ad un programma sulla riduzione del danno che possa favorire un minore consumo.
Senza sindacare sugli obiettivi quantomeno ottimistici, mi par giusto sottolineare che politicamente ed anche ideologicamente sia inaccettabile che un’Amministrazione pubblica adotti sistemi che in qualche modo inducano anche solo a pensare che ci possa essere qualche fessura nel muro della lotta alla droga, con la convinzione che un tema così delicato sia da affrontare con la massima decisione e soprattutto senza la minima ambiguità come si sta cercando di fare come Amministrazione regionale e come sta facendo il Governo nazionale: azioni forti di prevenzione, assistenza ai tossicodipendenti e repressione dello spaccio.
Claudio Sacchetto