Il consumo abituale di snack salati, bibite zuccherate e pasti pronti iperpalatabili non è solo una cattiva abitudine: rappresenta una minaccia concreta per la salute pubblica. A lanciare l’allarme è il professor Antonio Gasbarrini, Direttore Scientifico della Fondazione Policlinico Universitario Gemelli Irccs e presidente del Comitato Scientifico della Fondazione Aletheia, in un approfondimento pubblicato su Il Sole 24 Ore Salute.
“Gli alimenti ultraprocessati sono progettati per stimolare un consumo compulsivo – spiega Gasbarrini – ma il prezzo da pagare è altissimo: il microbiota intestinale si impoverisce, la barriera intestinale perde integrità e il sistema immunitario si infiamma cronicamente. È la cosiddetta meta-infiammazione, alla base di patologie gravi come aterosclerosi, insulinoresistenza e tumori”.
L’assedio al cervello intestinale
Secondo Gasbarrini, l’asse intestino-cervello – fondamentale per regolare appetito, emozioni e metabolismo – è stato sabotato da decenni di junk food. “Il cervello intestinale è stordito, incapace di modulare fame e sazietà”, sottolinea lo scienziato. Un barlume di speranza arriva dai nuovi agonisti ormonali gastrointestinali, capaci di riattivare circuiti metabolici compromessi, restituendo equilibrio neuroendocrino e metabolico.
Il monito: serve una presa di posizione radicale
Il professore è chiaro: “Abbiamo conoscenze scientifiche, strumenti terapeutici e prove epidemiologiche. Ora serve una presa di posizione radicale per tutelare la salute dei cittadini e salvare il Servizio Sanitario Nazionale”. Le proposte: educazione alimentare obbligatoria nelle scuole; tassazione e disincentivi per junk food e bevande zuccherate; campagne di salute pubblica trasparenti e accesso equo ai nuovi farmaci incretinici, da considerare strumenti terapeutici e non vezzi estetici.
Coldiretti Asti: “Difendere il cibo naturale”
Un impegno che trova pieno sostegno anche da parte di Coldiretti Asti. La presidente Monica Monticone ribadisce: “Da tempo portiamo avanti una battaglia contro i cibi falsi, ultraformulati, creati artificialmente con additivi e sostanze chimiche che snaturano le eccellenze del nostro Paese. Continueremo a difendere il cibo naturale italiano, la salute dei consumatori e il reddito degli agricoltori”.
Il direttore di Coldiretti Asti, Giovanni Rosso, sottolinea l’importanza di questo contributo scientifico: “Il monito del professor Gasbarrini è un faro per sostenere le nostre azioni di valorizzazione del cibo sano, contrastando malattie croniche come diabete, patologie cardiovascolari, neurodegenerative e oncologiche. Parallelamente continueremo a promuovere campagne di formazione e informazione, soprattutto nelle scuole”.