Attualità | 23 ottobre 2025, 11:58

Crediti di carbonio: ora anche altrove guardano al modello Piemonte

Gallo: “Le competenze maturate in Piemonte diventano preziose a livello nazionale per la valorizzazione del patrimonio ambientale e la promozione di pratiche sostenibili”

Crediti di carbonio: ora anche altrove guardano al modello Piemonte

Con l’approvazione del decreto che istituisce il Registro nazionale dei crediti di carbonio forestali, l’Italia compie un passo decisivo nella valorizzazione del patrimonio boschivo e nella lotta ai cambiamenti climatici. 

Un ruolo da protagonista spetta al Piemonte, prima e unica Regione italiana a essersi già dotata di un proprio Registro regionale, operativo dal 2023, grazie al lavoro tecnico-scientifico di IPLA. L’esperienza piemontese ha contribuito in modo decisivo alla definizione delle linee guida nazionali, elaborate congiuntamente dal Ministero, dalle Regioni e dalle Province autonome, diventando la base del nuovo sistema nazionale.

Il nuovo Registro, promosso dal Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, nasce per garantire trasparenza, tracciabilità e affidabilità nel mercato volontario dei crediti di carbonio, premiando i progetti realmente virtuosi di gestione forestale e contrastando il fenomeno del greenwashing.

Il documento consentirà di iscrivere crediti generati da progetti di gestione attiva dei boschi o di nuova forestazione, capaci di garantire benefici aggiuntivi rispetto alla semplice conservazione. Ogni progetto dovrà avere una durata di almeno 20 anni e prevedere un piano di monitoraggio di lungo periodo, con verifiche ispettive periodiche da parte di soggetti terzi accreditati.

Il controllo indipendente e la tracciabilità delle operazioni sono elementi chiave per assicurare l’effettiva permanenza del beneficio ambientale e la qualità dei crediti generati.

In Piemonte, la generazione dei crediti può avvenire sia attraverso la creazione di nuove aree boscate, sia tramite una gestione selvicolturale attiva delle superfici forestali esistenti, in grado di aumentare la capacità di assorbimento di CO₂ e migliorare la qualità ecologica dei boschi.

L’iscrizione dei crediti nel Registro garantisce la piena tracciabilità e unicità delle operazioni, a tutela di proprietari, gestori e acquirenti. Ogni credito corrisponde alla rimozione certificata di una tonnellata di anidride carbonica equivalente (CO₂e) dall’atmosfera, generata da un progetto di gestione forestale verificato da enti indipendenti.

«L’istituzione del Registro nazionale – sottolinea l'assessore regionale alle Foreste, Marco Gallorappresenta un ulteriore strumento di valorizzazione degli interventi di gestione sostenibile del patrimonio forestale, a beneficio dei proprietari e dei gestori forestali piemontesi che hanno già avviato questo percorso. In Piemonte i proprietari delle superfici forestali più estese e più pianificate sono i Comuni, e proprio alcuni Comuni montani della nostra regione sono stati pionieri in questa iniziativa che oggi vediamo strutturarsi a livello nazionale. L’iscrizione al Registro dei Crediti di Carbonio offre ai gestori forestali e agli acquirenti garanzie sulle modalità di generazione e sulla tracciabilità degli scambi sul mercato volontario. Le competenze e l’esperienza maturate dal settore forestale piemontese si confermano preziose a livello nazionale per la crescita del mondo forestale, attraverso la valorizzazione del patrimonio ambientale e la promozione di pratiche sostenibili, fondamentali per la mitigazione dei cambiamenti climatici».

La Regione Piemonte, nel corso della precedente programmazione del PSR 2014–2022, ha già sostenuto la redazione di Piani di Gestione Forestale con obiettivi di produzione di crediti di carbonio, come quelli della Valle Stura, della Valle Varaita e del Bosco della Partecipanza.

Con il nuovo decreto, inoltre, anche le iniziative di arboricoltura da legno a ciclo medio-lungo e gli usi strutturali del legno potranno generare crediti, aprendo nuove prospettive per le filiere piemontesi.

Parallelamente, la Regione sta lavorando a nuovi strumenti normativi, tra cui una legge regionale sui crediti di carbonio e di sostenibilità, per rafforzare il mercato volontario e orientarlo allo sviluppo sostenibile; l’estensione del Registro regionale ad altri servizi ecosistemici, come la mitigazione climatica e la riduzione degli inquinanti nelle aree urbane; l’aggiornamento delle linee guida regionali per garantire coerenza con il nuovo Registro nazionale.

Redazione

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Viviamo in un posto bellissimo

Davide Palazzetti

Chi sono in tre righe? Ci si prova.
Partiamo dal personale: marito innamorato e padre fortunato. Tergiversando poi su info tipiche da curriculum, amo il nostro territorio. Lo vivo come nostro anche se vi arrivo da Genova nel 2003. Mi occupo di marketing territoriale e promozione turistica con la piacevole consapevolezza di quanta bellezza ci circondi. Racconto un posto bellissimo, qui e su alcuni miei gruppi Facebook, nella certezza che una delle poche vie di riscatto dell’Astigiano sia riempirlo di turisti.

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