Teatro e cinema | 27 ottobre 2025, 09:18

Quando i morti tornavano a dialogare con i vivi con 'Istorias'

Il 30 ottobre a Cerro Tanaro lo spettacolo di Cada die teatro nell'ambito della rassegna "Cuntè Munfrà"

Pierpaolo Piludu

Pierpaolo Piludu

Va in scena giovedì 30 ottobre alle 21, nel Salone Confraternita SS Trinità di Cerro Tanaro, "Istorias" di Cada die teatro, spettacolo che affonda le radici nella cultura orale della Sardegna. L'evento si inserisce nella programmazione di "Cuntè Munfrà – Dal Monferrato al mondo", rassegna dedicata alla valorizzazione del patrimonio linguistico e culturale piemontese.

Il lavoro di ricerca

Lo spettacolo, interpretato da Pierpaolo Piludu con la messa in scena di Mauro Mou e Silvestro Ziccardi, nasce da un'indagine sul campo condotta nel 1995 a Scano Montiferro, in provincia di Oristano. "Ho portato avanti una ricerca sulle modalità del raccontare delle persone anziane del paese", spiega Piludu, che ha raccolto antiche narrazioni della tradizione orale sarda.

I protagonisti di questi racconti sono spesso i morti, "sas ànimas", sia quelle benevole dei propri cari che apparivano per dare consigli, sia quelle malevole in cerca di vendetta. Nonostante i temi apparentemente cupi, le storie sono caratterizzate da una grande ironia che accompagna le narrazioni.

Un viaggio nel tempo

Gli spettatori vengono trasportati in un'epoca lontana, quando non esistevano televisione ed energia elettrica, e i morti dialogavano abitualmente con i vivi. La consulenza linguistica per il sardo logudorese è stata affidata a Francesco Tzitzu, Matteo Sanna e Antonio Piras, garantendo l'autenticità delle espressioni dialettali.

"Ancora una volta abbiamo il piacere di ospitare un arricchente spettacolo teatrale che è anche un suggestivo viaggio nella riscoperta delle tradizioni popolari", commenta Mauro Malaga, sindaco di Cerro Tanaro e orgoglioso capofila del progetto "Cuntè Munfrà".

L'incontro con Piercarlo Grimaldi

Al termine della rappresentazione è previsto un incontro con l'antropologo Piercarlo Grimaldi, già rettore dell'Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo. Partendo dal modo di dire "Parlandone da vivi", Grimaldi dialogherà con il pubblico sulle tradizioni legate alla notte del 31 ottobre, con particolare attenzione alle culture piemontesi, occitane e sarde.

"Il culto dei morti è un momento rilevante del calendario rituale contadino", spiega Grimaldi. "La sera del 31 ottobre la tradizione vuole che tornino i nostri antenati a rivedere le case e i luoghi della loro vita terrena, trovando la tavola imbandita di castagne, latte e vino". L'antropologo sottolinea come queste memorie rappresentino un patrimonio universale che oggi necessita di essere ripensato rispetto alla sua commercializzazione contemporanea.

La rassegna "Cuntè Munfrà"

La rassegna, ideata da Luciano Nattino e ora diretta da Massimo Barbero, è promossa dal Comune di Cerro Tanaro con La Casa degli Alfieri e una rete di comuni del Monferrato astigiano. Il progetto, sostenuto da Regione Piemonte, Fondazione CRT e Fondazione CRAsti, si è affermato per l'unicità nell'attenzione alla valorizzazione del patrimonio linguistico e dialettale piemontese.

La serata si concluderà con latte, vino e castagne per tutti i partecipanti, "per attendere i nostri cari sul sentiero dei mille cammini", come disse Luciano Nattino. L'ingresso è gratuito.

Informazioni: 3287069085 - archivioteatralita.it

Redazione

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a cura delle dott.sse Melika Myftaraj e Marta Turello

Nutrizionista e farmacista, ogni giorno offriamo consigli alle persone, convinte che la consapevolezza sia il primo passo per prendersi cura di sé. In questa rubrica vogliamo dunque raccogliere e condividere informazioni chiare, corrette e aggiornate su varie tematiche legate al mondo della salute e del benessere.

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