Asti si prepara a celebrare uno dei suoi figli più illustri, Paolo Conte, e lo fa svelando l'aspetto forse più intimo e antico della sua creatività. Non solo il poeta e cantautore acclamato sui palcoscenici internazionali, dal Blue Note di New York all'Olympia di Parigi, ma anche il pittore e disegnatore.
Dal 5 novembre 2025, le sale di palazzo Mazzetti ospiteranno "Paolo Conte. Original", la più ampia esposizione mai realizzata dedicata alla sua espressione artistica visiva.
La mostra, che resterà aperta al pubblico fino a domenica 1 marzo 2026, rappresenta un'opportunità rara per scoprire il lato nascosto di un artista totale. Saranno esposti ben 143 lavori su carta, un numero più che doppio rispetto a quelli presentati con successo alla Galleria degli Uffizi nel 2023, molti dei quali totalmente inediti e datati dagli anni Cinquanta a oggi.

Il "vizio capitale" che precede la musica
È stato lo stesso Conte a definire la sua passione per l'arte visiva, confermandone la priorità cronologica rispetto alla sua celebre produzione musicale. "Il disegno è uno dei miei due vizi capitali, più antico di quello per la musica e le canzoni", ha ammesso il Maestro.
L'esposizione, curata da Manuela Furnari, saggista e autrice dei più importanti testi critici sull'opera contiana, esplora quasi settant'anni di attività. Il percorso conduce lo spettatore al centro della poetica elegante, malinconica e ironica dell'artista.
Tra le opere mai esposte spicca Higginbotham del 1957, un omaggio a tempera e inchiostro a uno dei primi grandi trombonisti jazz. Un nucleo fondamentale della mostra è costituito da una selezione di tavole tratte da Razmataz, l'imponente opera (oltre 1800 tavole) interamente scritta, musicata e disegnata da Conte. Ambientata nella Parigi degli anni Venti, Razmataz celebra l'arrivo del jazz in Europa, in un periodo che l'artista descrive come "carico per me di sensualità, di una immediata danzabilità che lo contraddistingue".
Una terza sezione, infine, raccoglie lavori su cartoncino nero, dove linee e colori diventano suggestioni e omaggi garbati, talvolta venati di ironia, alla musica classica, alla letteratura e all'arte.
Un allestimento sotto la guida del Maestro
L'unicità dell'evento non risiede solo nel numero di opere, ma anche nel percorso espositivo. L'allestimento segue una scelta "scrupolosa e sorprendente", definita sotto la guida dello stesso Maestro Paolo Conte. L'obiettivo, nelle parole dell'artista, è chiaro: "Lasciare al pubblico la possibilità di immaginare con libertà massima".
La mostra è realizzata dalla Fondazione Asti Musei e Arthemisia, con la Fondazione Egle e Paolo Conte e REA Edizioni Musicali, in collaborazione con la Fondazione Cassa di Risparmio di Asti, la Regione Piemonte e la Città di Asti. L'evento ha ottenuto il contributo del Ministero della Cultura e della Fondazione CRT, con il patrocinio della Provincia di Asti e il sostegno del main sponsor Banca di Asti.
"Paolo Conte. Original" sarà visitabile a palazzo Mazzetti negli orari consueti, ad eccezione del giorno di Natale, in cui la mostra resterà chiusa.














