A un mese dalla proposta di pace di Trump, Israele ha violato il cessate il fuoco 282 volte. Ad Asti la mobilitazione per Gaza, guidata da studenti e società civile, ha portato in piazza oltre 3.000 persone, dando vita a una delle manifestazioni più partecipate degli ultimi dieci anni. Un’energia che continua: con due eventi organizzati alla Casa del Popolo, il coordinamento Asti per la Palestina ha raccolto 4.000 euro, poi devoluti a Music for Peace, organizzazione umanitaria attiva in Palestina.
Il primo appuntamento si è svolto domenica 9 novembre con un pranzo gazawi preparato dallo chef palestinese Fadi Younes, arrivato da poco in Italia con la moglie e i figli dopo aver perso, nella Striscia, la casa e parte della famiglia. Durante la giornata si è tenuto anche un incontro con Dario Liotta, unico membro residente ad Asti della Freedom Flottilla, e con Al Hroub Shokr, capo della spedizione.
Il secondo evento è stato il Waqf! Festival, svoltosi sabato: una festa ideata dai ragazzi per i ragazzi, un intreccio di linguaggi artistici – live painting, teatro, canto, musica indie-rock – con al centro l’opposizione alla guerra. Il nome “Waqf” deriva da un’espressione araba che significa “stop, fermare”: fine delle ostilità e delle ingiustizie subite dalla popolazione palestinese.
Le iniziative di solidarietà alla Casa del Popolo sono numerose. L’ultima raccolta, prima di queste, aveva permesso di raccogliere 25.000 euro e circa una tonnellata di cibo destinati alla partenza della Flottilla. “A Genova ci hanno detto che siamo stati i principali armatori della Flottilla. Ora l’impegno per la causa palestinese continua”, afferma Mauro Bosia.
Il prossimo appuntamento del coordinamento Asti per la Palestina sarà un incontro con Abderrahmane Amajou, presidente di ActionAid Italia, attivista e membro della Flottilla, alle 10:30 al circolo Nosenzo.
