Politica | 03 dicembre 2025, 09:46

"Perché Flixbus non ferma più ad Asti?": l'interpellanza di Uniti si può

Nonostante transitino comunque in città, i bus della nota compagnia non effettuano più la sosta per i passeggeri

"Perché Flixbus non ferma più ad Asti?": l'interpellanza di Uniti si può

La questione della mobilità sostenibile e dei collegamenti a basso costo torna al centro del dibattito politico locale. A sollevare il problema è il gruppo consiliare Uniti si può, che ha presentato un'interpellanza rivolta al sindaco Maurizio Rasero per fare luce sulla cancellazione delle fermate Flixbus di Asti.

I consiglieri comunali Vittoria Briccarello e Mauro Bosia, firmatari del documento, denunciano una situazione paradossale che penalizza fortemente i cittadini astigiani. Fino a poco tempo fa, infatti, il capoluogo era inserito nelle tratte della nota compagnia di autobus, offrendo collegamenti diretti con diverse città italiane ed estere. Un servizio che, secondo i consiglieri, si era dimostrato "estremamente sostenibile economicamente e vantaggioso per gli astigiani", garantendo un'opzione di viaggio pratica e accessibile.

Oggi lo scenario è radicalmente cambiato. Nonostante i mezzi della compagnia continuino a transitare fisicamente sul territorio di Asti durante i loro spostamenti, non effettuano più alcuna sosta per la salita o la discesa dei passeggeri. La linea risulta operativa esclusivamente nei poli vicini di Alessandria e Torino, tagliando di fatto fuori l'utenza astigiana da un servizio di trasporto ormai consolidato a livello europeo.

Questa esclusione comporta non solo una minore praticità, ma anche un significativo aggravio economico per chi deve viaggiare. Per usufruire del servizio, un astigiano è ora costretto a recarsi  a Torino, affrontando le spese del treno e dei mezzi urbani necessari per raggiungere la fermata del bus, che non è situata nelle immediate vicinanze della stazione ferroviaria. Una logistica complessa che porta a un risultato beffardo: "Spesso la maggior spesa è raggiungere la fermata di Torino rispetto al viaggio stesso in Flixbus", sottolineano Briccarello e Bosia nel loro documento.

Di fronte a questo disservizio, l'opposizione incalza l'amministrazione comunale chiedendo se siano state intraprese azioni concrete per ripristinare la fermata. I consiglieri domandano esplicitamente se il Comune si sia attivato per contrattare con l'azienda e quali siano le motivazioni reali che hanno spinto la ditta di mobilità a cancellare Asti dalla propria mappa.

Un punto cruciale dell'interpellanza riguarda le tariffe di posteggio applicate alla compagnia. Il sospetto avanzato da Uniti si può è che il Comune possa aver aumentato i costi per la sosta dei mezzi, rendendo la città meno competitiva rispetto alle vicine Alessandria e Torino. I consiglieri chiedono quindi al sindaco se vi sia stata una trattativa con l'operatore, quale esito abbia avuto e se l'eventuale aumento delle tariffe abbia influito sulla perdita del servizio. L'obiettivo finale dell'interrogazione è capire se esista, da parte dell'amministrazione, l'interesse e la volontà politica di rendere nuovamente il territorio "accattivante" per ottenere il ripristino della fermata.

Redazione


Vuoi rimanere informato sulla politica di Asti e dire la tua?
Iscriviti al nostro servizio gratuito! Ecco come fare:
- aggiungere alla lista di contatti WhatsApp il numero 0039 348 0954317
- inviare un messaggio con il testo ASTI
- la doppia spunta conferma la ricezione della richiesta.
I messaggi saranno inviati in modalità broadcast, quindi nessun iscritto potrà vedere i contatti altrui, il vostro anonimato è garantito rispetto a chiunque altro.
LaVocediAsti.it li utilizzerà solo per le finalità di questo servizio e non li condividerà con nessun altro.
Per disattivare il servizio, basta inviare in qualunque momento un messaggio WhatsApp con testo STOP ASTI sempre al numero 0039 348 0954317.

Leggi tutte le notizie di VIVIAMO IN UN POSTO BELLISSIMO ›

Viviamo in un posto bellissimo

Davide Palazzetti

Chi sono in tre righe? Ci si prova.
Partiamo dal personale: marito innamorato e padre fortunato. Tergiversando poi su info tipiche da curriculum, amo il nostro territorio. Lo vivo come nostro anche se vi arrivo da Genova nel 2003. Mi occupo di marketing territoriale e promozione turistica con la piacevole consapevolezza di quanta bellezza ci circondi. Racconto un posto bellissimo, qui e su alcuni miei gruppi Facebook, nella certezza che una delle poche vie di riscatto dell’Astigiano sia riempirlo di turisti.

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium