Eventi | 07 dicembre 2025, 17:36

Asti si trasforma in Betlemme: la tradizione del presepe vivente coinvolge la città in un viaggio nel tempo [FOTO E VIDEO]

Oltre cento figuranti, dromedari, asini e pecore hanno attraversato il cuore della città fino a piazza San Martino

MerfePhoto

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Oggi, domenica 7 dicembre il centro storico di Asti si è trasformato in un grande palcoscenico della tradizione natalizia grazie al Presepe vivente cittadino, dal titolo Il racconto della Natività in cammino nel cuore di Asti”, organizzato dalla parrocchia di San Martino con il patrocinio del Comune di Asti. Un evento che ogni anno richiama cittadini e visitatori, unendo spiritualità e folklore in una cornice suggestiva.

Un corteo che ha attraversato la città

Circa un centinaio di figuranti, tra adulti e bambini, accompagnati da diversi animali - un dromedario, asini e pecore - hanno dato vita a una suggestiva processione che ha attraversato le vie del centro storico. Il corteo si è snodato da via Brofferio a via Cavour, da piazza Statuto a piazza San Secondo, per proseguire lungo via Garibaldi, piazza Alfieri, corso Alfieri e via Roero, coinvolgendo l'intera comunità in un percorso di tradizione e animazione.

Il momento più emozionante è stato l'arrivo in piazza San Martino, dove si è svolta la deposizione di Gesù Bambino nella mangiatoia, cuore simbolico dell'intera rappresentazione. Un gesto che ha toccato il cuore di grandi e piccini, restituendo il senso più profondo del Natale.

Una tradizione che si rinnova

"Una volta il presepe era statico, ma da quando ci sono i mercatini di Natale abbiamo deciso di farlo sfilare per le vie della città", racconta Mauro Imbrenda, ideatore e organizzatore dell'iniziativa. "Coinvolgiamo chiunque voglia partecipare: dagli amici agli amici degli amici, fino alle persone del comitato Palio. L'importante è che tutti si sentano parte di questa grande famiglia natalizia."

Giulia Frontino

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Davide Palazzetti

Chi sono in tre righe? Ci si prova.
Partiamo dal personale: marito innamorato e padre fortunato. Tergiversando poi su info tipiche da curriculum, amo il nostro territorio. Lo vivo come nostro anche se vi arrivo da Genova nel 2003. Mi occupo di marketing territoriale e promozione turistica con la piacevole consapevolezza di quanta bellezza ci circondi. Racconto un posto bellissimo, qui e su alcuni miei gruppi Facebook, nella certezza che una delle poche vie di riscatto dell’Astigiano sia riempirlo di turisti.

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