Economia e lavoro | 10 dicembre 2025, 14:31

Sapori italiani nel patrimonio Unesco

Il Piemonte e la sua eredità enogastronomica

Sapori italiani nel patrimonio Unesco

La cucina italiana è stata proclamata patrimonio immateriale dell'umanità dall'Unesco, primo riconoscimento del genere per una tradizione culinaria nazionale.

 L'annuncio è arrivato questa mattina a Nuova Delhi, durante una sessione del comitato intergovernativo.

 L'assessore al Commercio, Agricoltura e Cibo, Turismo, Sport e Post-olimpico, Caccia e Pesca, Parchi della Regione Piemonte Paolo Bongioanni ha espresso soddisfazione per un risultato che valorizza le peculiarità del territorio regionale.

Elementi premiati dal riconoscimento

Il riconoscimento premia elementi come la trasmissione intergenerazionale dei saperi culinari, l'attenzione alle materie prime e al territorio di provenienza, oltre alla cultura del riuso che caratterizza piatti come gli agnolotti e i plin.

 Nel Piemonte, queste pratiche riflettono una dimensione conviviale legata alla tradizione contadina, con scambi culturali che hanno integrato ingredienti da diverse regioni del mondo.

 L'approccio “slow”, nato proprio in Piemonte, ha influenzato modelli globali di consumo alimentare.

L'assessore Bongioanni ha dichiarato: “La cucina italiana da oggi è Patrimonio mondiale dell'Umanità Unesco, prima cucina al mondo ad aver ottenuto questo riconoscimento. Il Piemonte è orgoglioso di essere parte integrante e protagonista di questa identità, con prodotti e preparazioni che fanno parte in modo imprescindibile del canone della cucina nazionale”.

Economia e turismo legati al cibo

In Piemonte, la cucina funge da motore per la filiera agroalimentare e il turismo, con iniziative di tutela e promozione che raggiungono mercati tradizionali e innovativi. 

Nell'area delle colline di Langhe, Roero e Monferrato, nel 2024 il turismo enogastronomico ha contato oltre 690mila arrivi e 1 milione e 500mila presenze, con un incremento del 4% negli arrivi e del 5,1% nelle presenze rispetto all'anno precedente.

 La spesa media pro capite si avvicina ai 300 euro per notte, confermando il ruolo centrale dell'enogastronomia nelle strategie regionali.

L'assessore ha aggiunto: “Dalle nostre aziende produttrici fino alle interpretazioni innovative nelle mani dei grandi chef, dall'impegno per la tutela e valorizzazione delle nostre produzioni agroalimentari fino alla loro promozione integrata su tutti i mercati vecchi e nuovi, la cucina è una voce fondamentale dell'economia e del turismo in Piemonte”.

Sviluppi e collaborazioni future

Il Piemonte continuerà a promuovere questa eredità attraverso collaborazioni istituzionali, come quelle con il ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida e il ministro del Turismo Daniela Santanchè.

 Il riconoscimento Unesco rafforza l'attrattività del territorio, favorendo uno sviluppo sostenibile che integra produzione, cultura e visite. Per Asti e il Monferrato, questo significa nuove opportunità per valorizzare prodotti locali come i vini e le specialità tipiche .

Redazione

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Davide Palazzetti

Chi sono in tre righe? Ci si prova.
Partiamo dal personale: marito innamorato e padre fortunato. Tergiversando poi su info tipiche da curriculum, amo il nostro territorio. Lo vivo come nostro anche se vi arrivo da Genova nel 2003. Mi occupo di marketing territoriale e promozione turistica con la piacevole consapevolezza di quanta bellezza ci circondi. Racconto un posto bellissimo, qui e su alcuni miei gruppi Facebook, nella certezza che una delle poche vie di riscatto dell’Astigiano sia riempirlo di turisti.

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