Commozione e orgoglio per i 25 nuovi dottori magistrali in Scienze infermieristiche e ostetriche dell’Università di Torino, proclamati ieri nell’aula magna Umberto Veronesi del polo universitario Rita Levi Montalcini di Asti. Una giornata di tensione durante le discussioni di tesi e di gioia liberatoria al termine, celebrata con famiglie e amici. In netta maggioranza le dottoresse (22 contro 3 dottori), con voti finali eccellenti: 12 laureati hanno conseguito 110, quasi tutti con lode.
I saluti delle istituzioni e l'avvio del terzo ciclo
Alla cerimonia sono intervenuti il direttore generale dell’Asl AT Giovanni Gorgoni, il sindaco Maurizio Rasero, i responsabili del corso e, per un saluto, il presidente del polo AstiSS Guido Saracco. Contemporaneamente, con il nuovo anno accademico, ha preso il via il terzo ciclo della laurea magistrale, voluta dall’ateneo torinese in concerto con l’Asl AT e il consorzio Uni Astiss. "Si tratta di un traguardo significativo", dichiarano dalla segreteria del corso, sottolineando che in soli tre anni i posti disponibili sono passati da 25 a 40, per rispondere alla crescente domanda della sanità territoriale.
Un corso per leader della sanità di comunità
Il corso, con un curriculum biennale, forma infermieri e ostetriche con competenze avanzate nella sanità pubblica e nell'infermieristica di famiglia e di comunità. "Oggi servono professionisti preparati a cogliere la complessità dei cambiamenti epidemiologici e a guidare i processi di innovazione", spiega la presidente del corso Sara Campagna. L'obiettivo è formare leader competenti capaci di tradurre i bisogni del territorio in azioni concrete di salute pubblica.
Tirocinio e ricerca sul campo come elementi distintivi
Elemento distintivo del percorso è l’ampio spazio dedicato al tirocinio e ai progetti sul campo, che consentono di applicare la teoria e sviluppare capacità di progettazione in un approccio interprofessionale. Gli studenti, guidati da tutor esperti delle aziende sanitarie, sviluppano progetti di innovazione organizzativa. La stretta collaborazione tra docenti universitari, direttori infermieristici e professionisti del territorio garantisce un’offerta formativa di alta qualità.
Prospettive professionali e impatto sul territorio
I laureati potranno accedere a ruoli di coordinamento, direzione, docenza e pratica avanzata, operando in équipe multiprofessionali nei vari setting dei servizi territoriali. "Questa laurea magistrale rappresenta un investimento nel capitale umano della sanità pubblica", sottolinea la coordinatrice Beatrice Albanesi. Le informazioni per iscriversi sono disponibili sul sito ufficiale del corso.
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