Musica | 28 dicembre 2025, 11:42

Concerto per l’Epifania: la musica degli ottoni e dell’organo risuona nella Collegiata di San Secondo

Il 6 gennaio ad Asti il quintetto TO BRASS e l’organista Daniele Ferretti per un appuntamento offerto alla cittadinanza dal Rotary Club Asti

Concerto per l’Epifania: la musica degli ottoni e dell’organo risuona nella Collegiata di San Secondo

Un appuntamento di grande suggestione musicale aprirà il nuovo anno nella città di Asti. Lunedì 6 gennaio 2026, alle ore 16.30, la Collegiata di San Secondo ospiterà il tradizionale Concerto per l’Epifania, evento offerto alla cittadinanza dal Rotary Club Asti.

Protagonisti della serata saranno i musicisti del quintetto di ottoni “TO BRASS”, formazione composta da Ivano Buat e Mauro Pavese alle trombe, Carlo Durando al corno, Davide Masenga al trombone e Giulio Reita alla tuba. Ad affiancarli, all’organo, Daniele Ferretti, che contribuirà a valorizzare l’acustica e la solennità dello storico edificio sacro.

Il programma musicale attraverserà epoche e stili differenti, proponendo brani di Haendel, Bach, Vivaldi, Saint-Saëns, Bossi, Mascagni, Weber e Mussorgsky, accanto a tradizionali natalizi, in un percorso sonoro pensato per concludere simbolicamente il periodo delle festività.

Il concerto rientra nella rassegna organistica “Cantantibus Organis 2025”, curata dall’Istituto Diocesano Liturgico Musicale di Asti, confermando il valore culturale e spirituale dell’iniziativa. L’ingresso è libero, nel rispetto del carattere sacro del luogo.


 


 

Redazione

Leggi tutte le notizie di VIVIAMO IN UN POSTO BELLISSIMO ›

Viviamo in un posto bellissimo

Davide Palazzetti

Chi sono in tre righe? Ci si prova.
Partiamo dal personale: marito innamorato e padre fortunato. Tergiversando poi su info tipiche da curriculum, amo il nostro territorio. Lo vivo come nostro anche se vi arrivo da Genova nel 2003. Mi occupo di marketing territoriale e promozione turistica con la piacevole consapevolezza di quanta bellezza ci circondi. Racconto un posto bellissimo, qui e su alcuni miei gruppi Facebook, nella certezza che una delle poche vie di riscatto dell’Astigiano sia riempirlo di turisti.

Prima Pagina|Archivio|Redazione|Invia un Comunicato Stampa|Pubblicità|Scrivi al Direttore|Premium