Viviamo in un posto bellissimo | 05 febbraio 2022, 07:30

Viviamo in un posto bellissimo che si confronta coi dati Istat

Puntata dedicata all’analisi Istat sulla densità turistica dei Comuni italiani con oltre la metà di quelli dell’Astigiano quasi assenti di vocazione settoriale

Viviamo in un posto bellissimo che si confronta coi dati Istat

Come già non ci fossero più che sufficienti preoccupazioni attorno al settore turistico italiano e in particolare al nostro, il 19 gennaio scorso, Istat ha pubblicato una approfondita analisi sulla vocazione turistica che mi ha fatto scappare lacrime e ringhi. Report nato dall’esigenza governativa di trovare nessi di densità turistica territoriale per meglio calibrare l’accesso alle misure di sostegno connesse all’emergenza epidemiologica. L’Istat ha classificato i Comuni italiani secondo la categoria turistica prevalente, individuata su criteri geografici e antropici, e la densità turistica, misurando offerta, domanda e presenza di attività e servizi tourism oriented. Rapporto, basato ovviamente su dati pre-pandemici, che assume, anche per il nostro territorio, il valore di raffronto con delle medie nazionali, quindi assai importante. C’è da dire che i dati quantitativi di strutture ricettive, presenze turistiche e molto altro fossero da mo’ a disposizione degli addetti alla promozione turistica e mi stupisce, bel eufemismo di altre declinazioni verbali assai poco fini, ancora di più l’assenza di attività strategiche e di comunicazione a supportare la soluzione del problemino sottostante.

In estrema sintesi ben 46 Comuni della provincia di Asti rientrano in fasce di densità turistica molto bassa o bassa e addirittura 18 sono annoverati tra i non turistici. 64 posti bellissimi, quasi il 55% del totale, che non essendo stati promossi, non sono stati scelti dai turisti, se non da pochissimi, e da qui il mio ringhiare. Nessuna colpa dell'Istat, ma tante di chi delegato a promuoverli ieri e l’altro ieri, ma ancor più oggi considerato quanto sopra. Nello scorrere i dati per estrarne tutti i possibili valori, conferma e colpisce che gran parte dei 64 sia classificata a vocazione turistica zero o quasi zero non per la scarsità di strutture ricettive, ma per la scarsità di presenze turistiche. Leggere la frase non turistici per posti veramente notevoli mi fa male. Posti come Frinco e il suo imponente castello o Mongardino con il Sacro Monte, luogo assolutamente unico nell'Astigiano, o, ancora, Piea e il suo antico castello, oggi maestoso palazzo gentilizio settecentesco con altrettanto maestoso parco, e, ahimè, moltissimi altri.

A voler a tutti i costi vedere comunque il bicchiere mezzo pieno, che dire degli altri 54? un’abbondante metà sono nella fascia media, come se la bellezza e l’ampia offerta ricettiva di Agliano Terme, Calosso, Canelli, Costigliole d’Asti, San Martino Alfieri o Roccaverano e di gran parte degli altri non valesse il podio. Podio che tocca solo a sei Comuni dell’Astigiano, principalmente per l’ottima presenza di attività e occupazione in settori vicini a quello turistico nonché per i grandiosi fattori antropici: Castagnole, Castelletto Molina, Cessole, Mombaldone, Olmo Gentile e Penango. 6 Comuni sul podio che rappresentano poco meno del 5% del totale, contro i 16 della provincia di Alessandria, pari al 9%, e i 49 di quella di Cuneo, corrispondenti al 20 % dei Comuni. In mezzo, i rimanenti venti, classificati a buona vocazione turistica, tra cui anche Asti. Buona vocazione principalmente per la quantità d’offerta ricettiva e i servizi collegati, assieme alla ricchezza culturale, monumentale e artistica. Insomma un bel problema da sviscerare e risolvere che spero trovi presto pensieri, attività e magari anche nuove persone dedicate.

Davide Palazzetti

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Viviamo in un posto bellissimo

Davide Palazzetti

Chi sono in tre righe? Ci si prova.
Partiamo dal personale: marito innamorato e padre fortunato. Tergiversando poi su info tipiche da curriculum, amo il nostro territorio. Lo vivo come nostro anche se vi arrivo da Genova nel 2003. Mi occupo di marketing territoriale e promozione turistica con la piacevole consapevolezza di quanta bellezza ci circondi. Racconto un posto bellissimo, qui e su alcuni miei gruppi Facebook, nella certezza che una delle poche vie di riscatto dell’Astigiano sia riempirlo di turisti.

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