Futuro in enoteca? Detto così potrebbe riportare ad altro, ma l’enoteca in oggetto ha la E maiuscola ed è pure Regionale, l’Enoteca Regionale dell’Albugnano. Realtà inaugurata, dopo un bel po’ di lavoro, un sabato di inizio maggio 2022. Nata per valorizzare i vini del territorio, ma anche cultura, arte, storia e tradizioni. Anche il suo territorio.
Evidente, sin dal primo giorno, quanto fosse necessario per quest’area al confine con la provincia di Torino la presenza di un’enoteca regionale con deleghe allo sviluppo, andando oltre la caratterizzazione data da una grande declinazione del vitigno nebbiolo, l’Albugnano doc, nonostante lì trovi origine e continui spunti.
Veniamo però alla ricerca di futuro che voglio vedere in un incontro. Incontro calendarizzato nella mattinata del 31 marzo prossimo, promosso dall’Enoteca dare il via a rapporti costruttivi tra Comuni ed enti locali attorno al futuro del turismo enogastronomico e culturale del suo e loro territorio di riferimento e di primario interesse. Un'area dell'Astigiano, bellissima, ma talora dimenticata, in cerca di futuro, forte di evidenti caratterizzazioni distintive, ancora non valorizzate e promosse. E i dati relativi ai flussi turistici ne sono amara conferma. Caratterizzazioni distintive quali il tanto Romanico, la spettacolare canonica di Vezzolano, una natura ancora incontaminata e libera dall’invasione monocolturale esplosa altrove, moods medioevali in ogni borgo, via o piazza e castelli a catafottere, come direbbe Catarella, tanto per citare le prime che mi vengono in mente. Questo ed altro, oltre a vini e prodotti tipici, è alla base dell’iniziativa dell’Enoteca che, nel proporsi valorizzatore delle eccellenze enogastronomiche e turistiche dell’area, mira a creare una maggiore identità locale dando vita a un processo di collaborazione tra realtà amministrative e non, per presentarsi uniti, forti dei legami e della fiducia tra persone, consapevoli e coesi nel voler continuare a scommettere sulle potenzialità del posto. “Una rete che possa offrire ad un pubblico sempre più vasto un’ampia scelta di attività e servizi, residenzialità e futuro, pensati come il prodotto di una comunità che crede ed investe in un progetto di difesa delle sue tipicità e che allo stesso tempo si apre agli altri affinché tutti possano fruire dei suoi prodotti e gustare appieno ogni momento trascorso in territori unici e di alto valore culturale.” Lo scrivono nell’invito e mi piace moltissimo.
Nord Astigiano, Alta Astesana, Monferrato Astigiano, chiamatelo, al momento, come volete, basta si riesca a crearvi futuro. Futuro per un'area territoriale unica e dalle grandi potenzialità, anche quale zona di frontiera, così vicina a Chierese e alle Colline del Po. Cominciare con la ricerca di coesione territoriale credo sia un ottimo, se non il solo, viatico. Brava l’Enoteca Regionale dell’Albugnano a farsene promotrice.