L’Unione Nazionale delle Pro Loco Italiane, UNPLI, è un colosso di rappresentatività con alle spalle oltre 7.000 Pro Loco e più di 600.000 volontari. Un mare di persone protagoniste indiscusse delle attività di promozione turistica nazionale, volte alla tutela e alla valorizzazione del nostro patrimonio storico, gastronomico e culturale.
Un mondo bellissimo che da qualche mese ha scelto di creare la differenza, ha scelto di sensibilizzare e di coinvolgere un pubblico più allargato possibile nella tutela delle tradizioni. Ha scelto di promuovere con una campagna di comunicazione sulle reti Rai e Mediaset il suo progetto Censimento. Progetto encomiabile, messo in campo in collaborazione con ANCI e l’Istituto Centrale per il Patrimonio Immateriale, sotto la supervisione del Ministero della Cultura con lo scopo di mappare, catalogare e tutelare il patrimonio culturale immateriale, in particolare quello delle piccole comunità.
L’UNPLI, insieme alla rete delle Pro Loco, sta censendo tradizioni culturali e folcloristiche, antichi mestieri, musica, arti e tecniche artigianali tipiche, legate alla storicità dei territori. Inoltre, il censimento include usanze, riti, feste, saperi popolari, tradizioni gastronomiche, giochi tradizionali e rievocazioni storiche in costume, che saranno rese accessibili, promosse e soprattutto custodite attraverso il portale dedicato Radiciculturali.it.
Portale che, al momento, nonostante ia aperto ai liberi contributi di Pro Loco, associazioni, enti e Comuni, non vede presente alcuna delle tantissime tipicità tradizionali dell’Astigiano. Non vede il Palio di Asti, non vede il più grande ristorante a cielo aperto d’Italia che è il Festival delle Sagre, non vede la sua Sfilata, arricchita ogni anno da migliaia di figuranti in costumi d’epoca per rievocare la vita nella campagna astigiana tra ‘800 e ‘900. Non vede il top di gamma, figuriamoci il resto, che poi è super top anche lui, con il solo minus di essere ancor meno valorizzato, promosso e noto.
La campagna di comunicazione messa on air da UNPLI è indubbio abbia tra i suoi primi obiettivi quello di coinvolgere un numero sempre maggiore di custodi di saperi e di tradizioni che, se non tramandati, rischiano di andare perduti, ma soprattutto di rendere le nostre comunità sempre più consapevoli dell’importanza del proprio patrimonio immateriale. Una memoria che dobbiamo orgogliosamente preservare per le future generazioni, perché parte della nostra identità.
Più che tutto è un invito a partecipare, contribuendo alla salvaguardia della nostra cultura, riportata nel Censimento Nazionale del Patrimonio Immateriale Culturale. Invito rivolto a Pro Loco e Comuni per restituire quanto prima correttezza e valore alla mappatura del nostro ricchissimo patrimonio territoriale. Invito a cui mi accodo con calore ed interesse.