In seguito all'articolo sulla dipendente licenziata dal Comune di Castel Boglione, la sindaca del paese, Graziella Zanchetta ha voluto replicare con una nota che volentieri pubblichiamo.
In merito a quanto scritto, la decisione del licenziamento non era assolutamente legato alla partecipazione allo sciopero bensì la decisione era legata a molteplici casi di irregolarità nelle timbrature del cartellino presenze della lavoratrice che non consentivano e tutt'oggi non consentono al Comune di sapere se e quando la lavoratrice ha effettivamente prestato le proprie mansioni.
Questo è emerso a fronte di un controllo che è stato posto in essere su impulso della lavoratrice stessa, che aveva avanzato pretese collegate alle proprie prestazioni.
La decisione del Tribunale nulla attiene con quanto affermato dalla lavoratrice nell’articolo della Voce di Asti, concentrandosi solamente sulla tempestività o meno della contestazione disciplinare. La lavoratrice, inoltre, ha omesso di riferire che erano pendenti due contenzioni da lei avviati e che uno è stato respinto con condanna alle spese.
Con espressa riserva di appello sarà mia premura rispettare la decisione del Tribunale e reintegrare la dipendente.
Cordialmente.
Graziella Zanchetta