Eventi | 21 maggio 2025, 17:36

Fiabe e cultura popolare al centro del convegno a Cisterna d’Asti

Sabato 24 maggio, al castello cittadino, l’ultimo appuntamento di “Raccontami una storia…” esplora il valore educativo e antropologico della narrativa popolare con studiosi e studenti

Sabato 24 maggio, Cisterna d’Asti ospiterà l’ultimo incontro del mese di “Raccontami una storia…”, presso il castello cittadino, in ricordo di Gian Luigi Bravo.

 Il convegno in programma, “Prospettive antropologiche e pedagogiche sulla narrativa popolare oggi”, inizierà alle 9 con i saluti istituzionali; mentre, dalle 9.30 alle 12.30, seguiranno gli interventi dell’antropologo Fabio Mugnaini con “La storia della fiaba e altre storie”, del pedagogista Vinicio Ongini con “Il giro del mondo in 80 scarpe. La fiaba come strumento interculturale”, e l'antropologa Lia Zola con “Le fiabe contemporanee sugli animali tra antropomorfismo e adattamenti”.

 Dopo il pranzo, la conferenza riprenderà alle 14.30, con l’intervento degli studenti di Antropologia Culturale e Processi Formativi dell’Università di Torino.

La giornata si concluderà alle 16 con la visita al museo “Arti e Mestieri di un Tempo”, accompagnati dalla narrazione del Gruppo del teatro di Comunità.

 Al convegno interverranno Alba Damiano, Maria d’Onofrio, Francesca Ferrato, Samuele Ghini, Martina Pintimalli, Bruna Scandariato e Martina Vurro.

 Per maggiori informazioni scrivere a polocittattiva_formazione@icsandamiano.edu.it, mentre, per iscriversi, compilare l’apposito modulo.

Redazione

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Viviamo in un posto bellissimo

Davide Palazzetti

Chi sono in tre righe? Ci si prova.
Partiamo dal personale: marito innamorato e padre fortunato. Tergiversando poi su info tipiche da curriculum, amo il nostro territorio. Lo vivo come nostro anche se vi arrivo da Genova nel 2003. Mi occupo di marketing territoriale e promozione turistica con la piacevole consapevolezza di quanta bellezza ci circondi. Racconto un posto bellissimo, qui e su alcuni miei gruppi Facebook, nella certezza che una delle poche vie di riscatto dell’Astigiano sia riempirlo di turisti.

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