Cultura e tempo libero | 21 maggio 2025, 14:41

Asti e Moncalvo celebrano Guglielmo Caccia: si inaugura “Una mostra” a 400 anni dalla scomparsa

Sabato 24 maggio inaugurazione alle 12 a Palazzo Mazzetti e alle 18 al Civico

Asti e Moncalvo celebrano Guglielmo Caccia: si inaugura “Una mostra” a 400 anni dalla scomparsa

Inaugura sabato 24 maggio su due sedi, ad Asti e Moncalvo, l’attesa esposizione “Una mostra”, dedicata al grande maestro della Controriforma Guglielmo Caccia, nel quattrocentesimo anniversario della sua morte. L’iniziativa, condivisa tra Palazzo Mazzetti (Asti) e il Museo Civico di Moncalvo, intende offrire al pubblico un percorso unico e speciale tra capolavori raramente visibili.

Due sedi, un solo percorso fra capolavori inediti

Il titolo dell’evento, “Una mostra”, sottolinea la continuità dell’allestimento nelle due sedi. Sette opere di Guglielmo Caccia sono ospitate nelle eleganti sale di Palazzo Mazzetti, tra proprietà della Fondazione Cassa di Risparmio di Asti e preziose collezioni private. Altre sette, analogamente provenienti da collezionisti e raccolte private, arricchiscono il percorso espositivo a Moncalvo, dove spicca anche una monumentale pala d’altare.

Un’autentica eccezione che rende l’esposizione ancora più interessante è la presenza, al Museo Civico di Moncalvo, di una tela inedita di devozione privata: una suggestiva Madonna con Bambino in cui la Vergine porge al piccolo Gesù un fiore azzurro. Quest’opera non era mai stata pubblicata o presentata al pubblico prima d’ora.

Obiettivi e contenuti scientifici

“La mostra riserva al pubblico la possibilità di ammirare opere solitamente non fruibili e ha come scopo quello di fornire strumenti di interpretazione dell’arte cacciana utili a comprendere, con maggior consapevolezza, le tante opere del ‘Moncalvo’ che sono custodite anche in numerose chiese del territorio”, spiega Maria Rita Mottola, presidente di A.L.E.R.A.MO. Onlus, promotrice dell’evento.

La ricchezza dell’evento non si limita alle opere esposte: il catalogo, edito da A.L.E.RA.MO. Crea, raccoglie interventi scientifici di alto livello. Gli approfondimenti sono curati dal dottor Andrea Rocco (conservatore di Palazzo Mazzetti), dal dottor Alberto Cottino (direttore scientifico del Museo Civico di Moncalvo) e da uno scritto storico a cura di Carlo Prosperi, autore del volume “Artisti e maestranze in Monferrato fra i secoli XVI e XVII”.

Il dialogo tra Caccia e la modernità è stato sviluppato dalla critica Giuliana Romano Bussola, individuando legami e suggestioni tra i soggetti mariani dipinti dal maestro e le rappresentazioni novecentesche della Madonna, creando un ponte interpretativo con la vasta collezione moderna di Moncalvo.

Un invito alla scoperta di Guglielmo Caccia

Durante tutto l’anno, oltre alla visita in mostra, il pubblico potrà scoprire le tante opere di Caccia anche nelle chiese del territorio attraverso visite guidate organizzate dalle Diocesi e dai volontari, con il coinvolgimento, a Moncalvo, dell’Associazione dedicata proprio al pittore.

L’inaugurazione di “Una mostra” avverrà sabato 24 maggio su invito in due momenti:

  • alle 12 a Palazzo Mazzetti di Asti (Corso Alfieri 357)
  • alle 18 al Museo Civico di Moncalvo (Via Caccia 5)

L’esposizione resta visitabile da domenica 25 maggio fino al 14 settembre, negli orari d’apertura delle due sedi, dove saranno disponibili sia il catalogo scientifico sia il volume dedicato a Guglielmo e Orsola Caccia. Info Palazzo Mazzetti: 0141 530403 Museo Civico di Moncalvo: 351 9493084

Redazione

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Viviamo in un posto bellissimo

Davide Palazzetti

Chi sono in tre righe? Ci si prova.
Partiamo dal personale: marito innamorato e padre fortunato. Tergiversando poi su info tipiche da curriculum, amo il nostro territorio. Lo vivo come nostro anche se vi arrivo da Genova nel 2003. Mi occupo di marketing territoriale e promozione turistica con la piacevole consapevolezza di quanta bellezza ci circondi. Racconto un posto bellissimo, qui e su alcuni miei gruppi Facebook, nella certezza che una delle poche vie di riscatto dell’Astigiano sia riempirlo di turisti.

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