Il Consiglio Regionale del Piemonte ha dato il via libera alle modifiche della legge regionale che reintroduce le misure di riuso, riqualificazione dell’edificato e rigenerazione urbana. Un provvedimento che ha raccolto il consenso trasversale dei gruppi consiliari e che era fortemente sollecitato dagli operatori del settore edile e dai sindaci.
Tra le voci di soddisfazione si leva quella della consigliera regionale astigiana Debora Biglia, esponente di Forza Italia e componente della II Commissione. "Sono estremamente soddisfatta", ha dichiarato, ringraziando i colleghi "di maggioranza e opposizione che hanno permesso l’approvazione in tempi celeri"."
L'esponente azzurra ha evidenziato come, sin dall'inizio della legislatura, il riordino della materia urbanistica sia stato una priorità, specialmente in un momento di difficoltà per il comparto. La consigliera Biglia ha ricordato l'impegno profuso, insieme al presidente Paolo Ruzzola e con il supporto dell’assessore competente, per risolvere la questione del recupero dei sottotetti, bloccato dalla dichiarazione di illegittimità costituzionale della precedente legge regionale 7/2022. "Una situazione - ha specificato - che aveva inchiodato migliaia di pratiche dei professionisti paralizzando il comparto".
Con il nuovo provvedimento, ha spiegato la consigliera, "reintroduciamo quei criteri premiali per lo sviluppo sostenibile improntati su riuso, rigenerazione urbana e riqualificazione che sono fondamentali per ripensare le nostre città e renderle a misura di cittadini migliorandone la qualità urbanistica, architettonica, statica, energetica".
L'impegno per snellire le pratiche edilizie e attrarre investimenti non si ferma qui. Biglia ha menzionato il lavoro in corso con i colleghi e il presidente Alberto Cirio sul progetto "Cresci Piemonte". "Una norma - ha affermato - che sono convinto potrà veramente sbloccare lo sviluppo del nostro territorio riportando efficienza in materia urbanistica"." In conclusione, per la consigliera, la moderna urbanistica deve mirare a "ripensare gli spazi restituendoli alla comunità e integrandone i servizi".