Cultura e tempo libero | 23 maggio 2025, 07:25

"Acerbi al parco": Cappuccetto rosso rivive nel bosco di Rio Crosio

Domenica 25 maggio lo spettacolo itinerante di Zaches Teatro per famiglie

Ph Giorgio Meneghetti

Ph Giorgio Meneghetti

Prosegue la quarta edizione di "Acerbi al Parco", la rassegna che porta teatro e performance nei parchi astigiani, realizzata con la Città di Asti, Spazio KOR e il sostegno della Fondazione Compagnia di San Paolo. Domenica 25 maggio alle ore 17, il Parco Rio Crosio ospiterà "Cappuccetto Rosso nel bosco", spettacolo itinerante per famiglie con bambini dai 4 anni, prodotto da Zaches Teatro.

Tra fiaba e realtà


Con la regia di Luana Gramegna, il parco si trasformerà in un "bosco liminale", dove teatro di figura, danza e musica dal vivo daranno vita alla celebre fiaba. "Il bosco è il luogo del mistero che permette la disubbidienza: è qui che i bambini affrontano le proprie paure", spiegano gli organizzatori. In scena Gianluca Gabriele, Amalia Ruocco e Enrica Zampetti, accompagnati dalle musiche live di Cristina Petitti (viola) e Enrica Zampetti (percussioni).

Il parco si trasformerà in uno spazio teatrale liminale, tra il reale e l’onirico, grazie alla forza immaginifica del teatro di figura, della danza e della musica dal vivo. Attorno al pubblico immerso nel bosco, si muovono, appaiono e scompaiono i personaggi della fiaba di Cappuccetto Rosso dando vita alla famosa storia della bambina e del lupo. Le note della viola si intrecciano alla narrazione di una bizzarra cantastorie che guida gli spettatori lungo il dipanarsi della storia. . In questa versione del racconto, influenzata dalle fonti antecedenti Perrault e Grimm, si dà spazio al riverbero simbolico che la storia originale detiene.

Prenotazione consigliata: AppuntamentoWeb. Contatti: info@teatrodegliacerbi.it – 351 8978847

Il prossimo appuntamento è per domenica 8 giugno al Bosco dei Partigiani con "INnaturale. Alla ricerca di strane creature" di Campsirago Residenza.

Redazione

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Elisabetta Testa

Da giovane giornalista creativa, scrivo di persone dalle storie incredibili, che hanno Asti nel cuore, che ne conservano un dolce ricordo, che qui ci hanno messo radici e che, orgogliosamente, fanno conoscere la nostra città in altre terre.
Orgoglio Astigiano è la storia di un salto, personale e professionale; è un invito a riscoprire se stessi attraverso le testimonianze di chi ce l'ha fatta.
Orgoglio Astigiano per me è sinonimo di scelta: la mia e quella degli altri.
Per questo ho voluto scrivere in prima persona ogni articolo della rubrica, convinta di riuscire a portare anche te nel mio mondo.
Requisiti richiesti? Bisogna lasciarsi andare. Più che farti intervistare, ti devi guardare dentro. Senza aver paura di raccontarmi ciò che ci troverai...

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