Cultura e tempo libero | 23 maggio 2025, 10:53

Paleo Safari nel basso Monferrato: sulle tracce di balene, rinoceronti e delfini preistorici

Un viaggio nel tempo per le scuole primarie tra musei, affioramenti fossiliferi e narrazioni teatrali

Un’avventura didattica unica nel suo genere sta per prendere vita nell’Astigiano, dove gli studenti delle scuole primarie potranno trasformarsi in piccoli paleontologi grazie al progetto “Paleo Safari in Monferrato”. Promosso dall’Ecomuseo Basso Monferrato Astigiano (BMA) in collaborazione con il Parco Paleontologico Astigiano, l’iniziativa combina scienza, storia e teatro per raccontare un passato remoto in cui queste colline erano sommerse dal Mare Padano o popolate da mastodonti e rinoceronti.

Un tuffo nel passato tra fossili e narrazioni

Il percorso inizia al Museo Paleontologico di Asti, dove i giovani esploratori potranno ammirare reperti straordinari, tra cui i resti della celebre Balena Tersilla, ritrovata a San Marzanotto. Attraverso attività pratiche come il riconoscimento di fossili e giochi didattici, i bambini scopriranno come il territorio si sia trasformato nel corso di milioni di anni.

La visita prosegue nella Riserva Naturale di Valle Andona, Valle Botto e Valle Grande, uno dei siti fossiliferi più importanti d’Europa. Qui, guidati da esperti, i ragazzi potranno simulare uno scavo paleontologico, toccando con mano le tracce di un mondo perduto. Ad accompagnarli in questo viaggio nel tempo non ci saranno solo scienziati, ma anche la narratrice Violetta Desiati, attrice astigiana che darà voce alle scoperte più affascinanti attraverso racconti teatrali basati su testimonianze reali.

Arte e scienza si incontrano a Villafranca d’Asti

Particolarmente significativa sarà l’esperienza delle classi di Villafranca d’Asti, che il 28 maggio parteciperanno a una passeggiata nel centro del paese per ammirare le installazioni artistiche di Giorgia Sanlorenzo. Un connubio tra arte e scienza che dimostra come la paleontologia possa essere raccontata in modi diversi, coinvolgendo non solo la ragione ma anche l’immaginazione.

"Le sculture di Villafranca costituiscono un racconto divulgativo per un pubblico non specialistico", ha dichiarato il sindaco Anna Macchia. "I bambini sono i benvenuti perché solo attraverso le giovani generazioni possiamo mantenere viva la radice identitaria del territorio".

Un progetto nato dalla collaborazione tra istituzioni

L’iniziativa, che debutterà a maggio 2025 con le scuole di Villafranca d’Asti, Ferrere e Monale, è il frutto di una convenzione tra il Parco Paleontologico Astigiano e l’Ecomuseo BMA, fortemente voluta da Bruno Colombo, sindaco di Roatto e presidente dell’Ecomuseo, e da Graziano Delmastro, direttore del Parco.

"La storia paleontologica del nostro territorio è tanto interessante quanto sconosciuta", ha osservato Silvio Tealdi, sindaco di Ferrere. "Coinvolgere i bambini significa raggiungere anche le famiglie, diffondendo una consapevolezza che altrimenti rischierebbe di perdersi".

L’esperienza, sostenuta dalla Regione Piemonte e dalla Rete Ecomusei Piemonte, rimarrà disponibile anche per l’anno scolastico 2025/2026, confermandosi come un’opportunità unica per avvicinare i più piccoli alla ricchezza del patrimonio paleontologico astigiano.

Redazione

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Davide Palazzetti

Chi sono in tre righe? Ci si prova.
Partiamo dal personale: marito innamorato e padre fortunato. Tergiversando poi su info tipiche da curriculum, amo il nostro territorio. Lo vivo come nostro anche se vi arrivo da Genova nel 2003. Mi occupo di marketing territoriale e promozione turistica con la piacevole consapevolezza di quanta bellezza ci circondi. Racconto un posto bellissimo, qui e su alcuni miei gruppi Facebook, nella certezza che una delle poche vie di riscatto dell’Astigiano sia riempirlo di turisti.

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