Sanità | 03 giugno 2025, 07:20

"Parliamo di Salute": successo per l'incontro astigiano sulla prevenzione oncologica femminile

Dalla vaccinazione HPV alle tecniche mininvasive: gli specialisti illustrano i progressi nella lotta contro il cancro al collo dell'utero e alla mammella

Il dottor Barbero ritratto durante il suo intervento

Il dottor Barbero ritratto durante il suo intervento

Sabato scorso, presso il polo universitario Astiss, si è tenuto un importante incontro dedicato alla prevenzione dei tumori femminili, un tema cruciale per la salute pubblica. L'evento, quarto appuntamento del ciclo "Parliamo di Salute", è stato promosso dalla Fondazione Astigiana per la Salute del Territorio e dall'Università della Terza Età - Utea, registrando una folta partecipazione di pubblico.

Lo screening gratuito per la prevenzione dei tumori femminili rappresenta una significativa conquista del sistema sanitario nazionale. Grazie al Pap test e alla vaccinazione contro l’HPV, il tumore al collo dell’utero sta scomparendo, con meno di 2300 casi diagnosticati annualmente in Italia. Diversamente, il tumore alla mammella, che colpisce circa 60 mila donne ogni anno, non può essere prevenuto, ma grazie alla diagnosi precoce oltre il 90% delle donne va incontro alla guarigione.

A fare il punto sulla situazione sono stati il dottor Maggiorino Barbero, ex primario del reparto di Ginecologia e Ostetricia dell’Asl AT, e il dottor Marco Cannì, attuale primario facente funzioni. Al dibattito hanno partecipato anche i medici di famiglia dottoressa Concetta Falcone e dottor Ferruccio Dusio. I lavori sono stati introdotti da Luisa Amalberto, presidente della Fondazione, e da Piergiorgio Bricchi, presidente dell’Utea.
 

HPV: vaccinazione e nuove frontiere di trattamento

Il dottor Barbero ha posto l'accento sull'HPV - Human Papilloma Virus, una delle infezioni a trasmissione sessuale più diffuse globalmente. Alcuni ceppi virali possono causare lesioni pre-cancerose che, se non trattate, possono evolvere in tumori della cervice uterina, anali, vaginali, vulvari, del pene e del distretto testa-collo. L'infezione presenta un picco di incidenza nelle giovani donne attorno ai 25 anni e un secondo picco verso i 45 anni, mentre negli uomini la prevalenza tende a rimanere costante.

"La prevenzione primaria mediante la vaccinazione rappresenta una delle strategie di sanità pubblica più efficaci per ridurre l'incidenza di queste patologie e il vaccino è uno dei più sicuri al mondo", ha sottolineato. Altrettanto cruciale è la prevenzione secondaria, attuata tramite Pap test e HPV test. "È importante sottolineare che un’eventuale positività non deve allarmare perché la maggior parte delle lesioni da HPV di lieve e medio grado guariscono spontaneamente, specie nelle donne giovani", ha precisato lo specialista. Per le lesioni più serie, le cure sono oggi avanzate e non invasive. L'équipe della Struttura complessa di Ostetricia-Ginecologia vanta un'esperienza ventennale nel trattamento della patologia con radiofrequenza: "viene eseguito con anestesia locale nell’Ambulatorio per le patologie del basso tratto genitale inferiore, con una metodica che non intacca la fertilità futura della donna", ha spiegato il ginecologo, da oltre 15 anni impegnato anche in progetti di volontariato in Zambia con l’Ong “Patologi oltre frontiera”.

Il Centro di Senologia del Cardinal Massaia e le nuove metodiche

Per quanto concerne il tumore alla mammella, l'ospedale Cardinal Massaia dispone di una delle Breast Unit (Centro di Senologia) più attive del Piemonte, con oltre 250 interventi annui per neoplasie mammarie, eseguiti con modalità sempre meno invasive e accompagnati da sofisticate tecniche ricostruttive. Con il dottor Marco Cannì si è discusso delle nuove metodiche per il trattamento delle neoplasie dell'endometrio, delle ovaie e della vulva, ribadendo l'importanza fondamentale della diagnosi precoce, ambito in cui è cruciale il supporto dei medici di famiglia, prime sentinelle della salute.

L'appello della Fondazione per il 5x1000

La presidente della Fondazione Astigiana per la Salute, Luisa Amalberto, ha ricordato l'impegno volontaristico del sodalizio nel supportare gli operatori sanitari, contribuendo all'acquisto di tecnologie e servizi non immediatamente coperti da finanziamenti pubblici. È in corso una raccolta fondi per donare ecografi a diversi reparti. "Chiediamo a tutti gli astigiani di partecipare all’iniziativa con un piccolo gesto di solidarietà che non costa nulla: sottoscrivendo il 5 per mille nella Dichiarazione dei Redditi. Basta inserire il Codice fiscale della Fondazione 92078480057. Nello stesso tempo riteniamo di dover fare la nostra parte per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla “presa in cura” della propria salute, adottando corretti stili di vita e aderendo a tutti i programmi di prevenzione offerti", ha dichiarato.

Prossimo appuntamento: la Medicina di Genere

La rassegna "Parliamo di Salute" si concluderà sabato 14 giugno, con un appuntamento sempre in programma ad Astiss, dalle 10 alle 12: una conferenza dedicata alla medicina di genere e ai suoi approcci personalizzati nella prevenzione, diagnosi e cura delle malattie. Interverranno le dottoresse Maria Gabriella Saracco (neurologa), Simona Bo (diabetologa), Alessandra Lentini (neurologa) e le odontoiatre Simonetta Carzino e Alessandra Verrua, membri dell'Associazione Italiana Donne Medico. Relazionerà sul tema anche il primario della Cardiologia, dottor Marco Scaglione, con le domande del medico di famiglia dottor Franco Masenga. L'evento è aperto a tutta la cittadinanza.

La Fondazione Astigiana per la Salute del Territorio è un ente senza fine di lucro nato nel dicembre 2021 per supportare le attività sanitarie dell'Asl AT. Per contribuire: IBAN IT59M0608510301000000057012 (Fondazione Astigiana per la Salute del Territorio) o destinare il 5x1000 con CF 92078480057. Aggiornamenti su www.fondazioneastigianasalute.it.

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Elisabetta Testa

Da giovane giornalista creativa, scrivo di persone dalle storie incredibili, che hanno Asti nel cuore, che ne conservano un dolce ricordo, che qui ci hanno messo radici e che, orgogliosamente, fanno conoscere la nostra città in altre terre.
Orgoglio Astigiano è la storia di un salto, personale e professionale; è un invito a riscoprire se stessi attraverso le testimonianze di chi ce l'ha fatta.
Orgoglio Astigiano per me è sinonimo di scelta: la mia e quella degli altri.
Per questo ho voluto scrivere in prima persona ogni articolo della rubrica, convinta di riuscire a portare anche te nel mio mondo.
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